L'avventura di Alice prosegue sia al di là dello specchio che nel mondo reale, decisamente in chiave steampunk e in un modo che mi ha stupita. Mentre nel primo viene scomodato Tesla e i fulmini per la Temporeggia, qui compare Freud e il mondo dei sogni.
Al di là dello specchio ci viene presentato un nuovo mondo che non è Wonderland,ma Mechanicland,dove ci sono comunque tutti i personaggi della storia di Lewis, solo che qui hanno abbracciato il loro lato oscuro e il perché sia successo è stata davvero una bella sorpresa.
La chiave di tutto il libro è la paura, quel sentimento che blocca tutti, che non ci fa apprezzare la vita come si dovrebbe,Alice saprà andare avanti e combattere una guerra onirica (non c'è speranza senza paura e paura senza speranza),aiutata soprattutto di un personaggio che io ho amato tantissimo in tutte le sue sfaccettature, il Brucaliffo/Algar/Iridius.
Ottima la fantasia di questa scrittrice italiana, a tratti poetica e mi è piaciuto molto che, all'inizio di ogni capitolo, ci sia una frase di impatto di grandi poeti e scrittori.
Come dice lei, le avventure di Alice terminano per ora, ma il finale può considerarsi assolutamente aperto e a me piacerebbe tornare a leggere di Alice e dei suoi matti ben presto.
Algar, Iridius... ♥ Quel che è!
Trama e intreccio interessanti, continuo a non sopportare il Cappellaio, continuo a preferire il Brucaliffo.
Avrei dato tre stelline, ma l'arrivo di Algar ♥ mi ha fatto alzare il voto.
Algar ♥ ... torna!
Ho appena finito di leggere questo secondo volume di Alice e mi accingo a scrivere una recensione di getto di cui mi scuso in anticipo se potrà risultare confusa.
Che dire... mi è piaciuto abbastanza. Non quanto il primo che mi aveva preso maggiormente, ma si tratta comunque di un buon seguito. A volte perdevo il filo del discorso proprio come quando non si riesce a seguire il corso dei propri sogni... e per tale motivo all'inizio ho fatto un pò fatica ad ingranare con la lettura. Poi sono riuscita ad immergermi e ho capito che è questo il punto di forza del libro: il suo essere estremamente onirico. Per quasi tutta la storia infatti la nostra protagonista vive in bilico tra sogno e realtà... anzi i suoi sogni (o meglio incubi) sono veri quanto la vita reale. E mi è piaciuta molto quest'idea di base perchè la Coppola, con la sua bella immaginazione, ipotizza tutto un MONDO, un concentrato di avventure e insidie dentro i nostri sogni. A tal proposito facciamo anche la piacevole conoscenza del dottor Freud (quando cerca di capire perchè Alice è perseguitata dagli incubi) ed è un elemento che ho veramente apprezzato. La sua presenza è originale, visto che il fulcro del romanzo è quello del sogno, riguarda ciò che accade nei recessi della nostra mente, del nostro inconscio. Affascinante insomma. E c'è dell'altro: se in Alice from Wonderland si parlava di ricerca della propria identità, della sensazione di sentirsi diversi, "folli" e non accettati, qui si parla di un'altra tematica: la PAURA. Paura di perdere le persone che amiamo, paura di non raggiungere i propri obiettivi, paura di non essere compresi, di dubitare delle persone che ci stanno accanto ma soprattutto paura di affrontare noi stessi. Affrontare ciò che siamo, ciò che vorremmo essere. In merito c'è appunto un colpo di scena che mi è piaciuto!
Comunque davvero: adoro come l'autrice con la sua scrittura fluida e le sue metafore particolari, con certi passaggi che colpiscono al cuore mentre li leggi, riesca ad andare oltre la trama, a parlarti all'anima e ad essere attuale.
Una storia insolita, magica e avventurosa che insegna come superare le proprie paure, ti infonde forza e speranza. Io la straconsiglio!