Appena terminata la lettura e rimane un senso di malinconia. Il tema "alcolico" che accomuna tutte le storie lascia ampi spazi di riflessione ma anche di amarezza, e a tratti un pò troppo pesante, forse ripetitivo. Ho apprezzato molto lo stile della scrittura e il tema della cultura delle proprie origini e della semplicità delle persone, che sembra essere un valore troppo spesso perso nella società di oggi.
...ContinuaMauro narra di Erto e dei suoi abitanti. Uomini di foreste e bevute, donne di coraggio e fatica, femmine sciccose per rompere la solitudine di una sera, tra una sbronza e una rissa. La fantasia e la rabbia, la gioia di vivere, la festa e la morte riportate alla memoria in un'ennesima levata di bicchieri con un brindisi alla vita, l'aspro e il dolce assaporati insieme. Autobiografia e romanzo di avventure, di beffe e di omeriche bevute, il libro di Mauro è anche la storia di un'intero paese distrutto dalla catastrofe del Vajont e, a suo modo, rinato. Immancabile sfondo è la natura, madre e matrigna di uomini, animali, piante e rocce. Il titolo naturalmente si riferisce al vino, padre benigno e traditore, amato e odiato, fiume viola che inganna la paura, versato in bicchieri sempre vuoti, come sono i giorni della vita. Best!
...ContinuaMauro Corona ha scritto alcuni buoni libri ma, come tutti gli autori fin troppo prolifici, a volte diventa ripetitivo.
In questo caso, il vino - visto soprattutto come fenomeno sociale e culturale - e le sbornie, nel senso delle azioni che ti portano alla deriva, sono al centro dell'opera.
Interessante, divertente, fra i suoi 3/4 libri migliori.
Una stella in più per l'amore che tramette per le sue radici.
A tratti un po' ripetitivo si legge, comunque, ... in pochi sorsi.
Il libro è un'autobiografia non so quanto romanzata di Mauro Corona: amante della montagna, alpinista, scultore. Ma è anche un libro sul vino, e su quanto il vino possa portare a fare cose molto stupide. Il fatto è che queste cose stupide sono molto interessanti da come sono raccontante qui, e quindi nonostante Corona spesso avverta di non cadere nella tentazione di bere per uscire dalla timidezza o colmare altri vuoti, alla fine quello che ne risulta è un'elegia del vino e della vita folle.
Non ne consiglierei la lettura ad un alcolista che deve smettere!
Ma è veramente un bel libro!