Primo libro di questo autore francese che mi ha piacevolmente sorpreso in positivo una storia che ti tiene incollato alle pagine Gino alla fine con un epilogo un po’ inaspettato dai risvolti psicologici su uno sfondo thriller. Consigliato.
Un thriller dove ti fai mille congetture, ma nessuna si avvicina neanche lontanamente alla realtà delle cose. Ti lascia senza fiato.
Basta un istante. Uno sguardo. Un incontro. Per sconvolgere un’esistenza. La persona giusta al momento giusto.
Alice è una giovane poliziotta parigina uscita a far festa con le amiche; Gabriel un pianista jazz americano che si trova a Dublino. O almeno era lì che si trovavano entrambi. La mattina dopo si trovano insieme incatenati in una panchina, dopo essersi svegliati capiscono di essere a New York precisamente a Central Park.
Le domande sono inevitabili, capire chi sono, perché sono lì, perché sono ammanettati, devono riflettere su cosa fare e capire chi ha fatto loro questo scherzo. Com’è possibile che la notte prima erano in Europa e adesso si trovano in America? Perché non ricordano nulla?
Riuscendo a slegarsi pian piano, cercano di ripercorrere la notte e capire cosa sia successo. La loro è davvero un’avventura perché con sé non hanno nulla; non hanno telefonini per poter chiamare, non hanno soldi né cibo. Sono soli al mondo senza nulla, cosa fare? Semplice: rubare auto, trovare un gruzzolo di soldi, mangiare, telefonare gli amici della sera prima e soprattutto capire chi ha fatto tutto ciò.
I due diventano complici, ma Gabriel sembra nascondere qualcosa e Alice ritorna ad essere diffidente.
Musso ci tiene incollati alle pagine con questa avventura fuori dal normale, con descrizioni molto semplici e dettagliate, con una scrittura che rapisce, scorrevole come un fiume. Più si va avanti nella storia più si vuole sapere, si sospetta un po’ di tutti ma solo la scena finale lascerà davvero senza fiato.
Questo libro l’ho letto nel giro di qualche giorno, tutto d’un fiato. Lo consiglio vivamente!
Mi è piaciuta molto questa storia. Sono entrata in empatia con il personaggio e quasi fino alla fine del racconto sono stata piacevolmente intrattenuta. Poi ho capito come sarebbe stata la fine e ho sentito un pizzico di delusione.... forse mi aspettavo qualcosa di più sconvolgente.
Nel complesso, un libro da leggere in una giornata di pioggia.