Dedicato al concetto matematico, semplice ma non per questo del tutto intuitivo, di identità, il libretto è diviso in due parti.
La prima è un ripasso dell’identità con le sue implicazioni, il concetto di autoreferenza fondamentale nelle dimostrazioni matematiche.
La seconda propone una serie di paradossi linguistici e giochi di autodefinizione che portano all’estremo il principio d’identità.
Solo dopo la lettura di Crisi d’identità di Marco Fulvio Barozzi ho scoperto che il mio bisnonno, a sua insaputa, scriveva problemi autodefiniti in versi. Lui si esprimeva in dialetto sabino e anche per i versi usava quel dialetto. Ecco quindi il suo problema autodefinito in versi sabini la cui soluzione mia madre mi svelò da bambino.
http://dionisoo.blogspot.de/2014/06/il-mio-bisnonno-scriveva-problemi.html
...Continua«Giorgio possiede due dachshund, che con poca fantasia ha chiamato Otto e Bass. Quante zampe hanno in totale i due cani?» Quello che ho appena scritto è un esempio di problema autodefinito: un problema la cui soluzione è scritta all'interno del suo enunciato, ed è un esempio che non trovate - perché l'ho creato in questo momento - nel nuovo libro di #40kmate. Ma naturalmente Barozzi (o Popinga, come chi frequenta la rete probabilmente lo conosce) ne ha scritti altri di migliori.
Come chi conosce l'autore può ben aspettarsi, il concetto di identità non è solo declinato in senso matematico, ma anche letterario e filosofico. Leggendolo, scoprirete che sembra facile dire identità, ma in realtà non c'è mai nulla di realmente identico a una cosa diversa da sé stesso (e se ci pensate su, non è poi così strano). L'identità è sempre in relazione a un modo di vedere le cose: una frase autoreferenziale, per esempio, parla di sé oppure della rappresentazione di sé? Se non ne siete poi così sicuri, prendetevi il libro e scopritelo!