Bello, bellissimo. Non so, forse il fatto che l´autore sia polacco rende il suo punto di vista piú oggettivo? certo é che i suoi reportage non tirano un colpo alla botte e uno al cerchio.
uno spaccato di diverse rivoluzioni che hanno imperversato per il mondo. dalla questione palestinese e mediorentale, al caos che ha regnato in Guatemala, fino ad un confronto tra Allende e Che Guevara e la rivoluzione del 74 in Mozambico. punti di vista che aiutano a capire meglio i retroscena di palchi dei quali a volte siamo convinti di poter sapere tutto e che invece ci aiutano a porci interrogativi nuovi. così la questione palestinese non è solo il confronto con Israele ma anche la contrapposizione con lo stato della Giordania, a metà tra gli Arabi ed un occidente che vorrebbe mettere le mani sulle risorse della zona. Mentre in Guatemala ci viene descritto il susseguirsi di dittatori, governanti fantoccio e la strategia del "silenzio", mediante la quale ogni tipo di ingiustizia, di sopruso e di abuso viene relegato nel dimenticatoio fin da subito per alimentare il giustificato terrore delle masse. il tutto condito da una interminabile serie di omicidi.
...ContinuaNon è un'esagerazione definire Kapuscinski il miglior reporter che possiate leggere; questo libro offre una raccolta di alcuni dei suoi reportage più significativi, tra cui uno che riguarda la Palestina e risulta ancora attualissimo. Anche i due reportage sul terrore del popolo guatemalteco e sul paradosso della guerra d'indipendenza angolana meritano di essere letti con attenzione.
Il pregio di Kapuscinski è quello di saper dosare informazioni, sensazioni e avvenimenti in maniera unica. Un reporter insuperabile.
...ContinuaEsemplare ritratto di un Mondo (tutt'altro che Terzo) realizzato con lo strumento del mosaico, un caleidoscopio in cui ogni tessera contribuisce a regola d'arte all'effetto d'insieme; da leggersi tutt'uno con 'La Prima Guerra Del Football'.