4 stars just because it's Chuck Palahniuk and it would hurt too much to give him 3 stars. This is actually more of a 3 1/2, certainly not one of his best books, but still a fun read
Parodiare una generazione di ragazzi che crescono troppo in fretta nelle mani di ex fricchettoni convertiti da Hollywood? Perculare la Jolie e le sue fantastiche adozioni a ripetizione? Ironizzare su Dio, Satana, Hitler e marche di scarpe di lusso? Animalisti, ambientalisti, atei, agnostici, religiosi? Nessuna pietà. Nemmeno per Palahniuk stesso che interpreta/non interpreta Satana stesso, un mindfuck di 300 pagine. Da non perdere.
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Mi duole dirlo, da fan sfegatato di Chuck, ma c'è un momento nella vita in cui bisogna fermarsi.
Credo di aver letto tutto, a parte Portland Souvenir, di Palahniuk.
E purtroppo da qualche anno il nostro eroe sta decadendo.
“Dannazione” ha un’atmosfera più leggera rispetto a quelle solite di Palahniuk. - See more at: http://micheleafgreco.blogspot.it/2013/04/recensione-dannazione-di-chuck-palahniuk.html#sthash.pP4Bggs3.dpuf
Entrando nei particolari, l'atmosfera infernale è più soft del resto delle opere dell'autore. Il che può sembrare un paradosso, essendo il libro ambientato all'inferno. Inferno, eh. Non bar al centro, inferno.
Essendo un testo fine a se stesso, è costituito da picchi irregolari ma di enormi abissi qualunquisti, cosa che non puoi aspettarti da un autore che ha scritto Invisible Monsters.
I clichè sono prettamente suoi, lo si ricnonosce: l'inferno-call center rende perfettamente il senso di parodia ecclesiastica che Chuck vuole far trasparire.
Purtroppo però sembra scritto da qualcun'altro.
Evitate, se possibile.