Uno stranissimo noir ambientato nella Repubblica Popolare Cinese. Un adolescente uccide (vi risparmio i particolari raccapriccianti) l'unica ragazza buona, pulita, generosa che conosce, l'unica amica che ha. Poi fugge, in un paese più triste che esotico, in cerca di una pienezza di vita che però non sa minimamente dove scovare.
Segue qui: http://dentroilcerchio.blogspot.it/2017/06/recensioni-in-10-righe-e-adesso-di-yi.html
Non ci sono riposte alla domanda del titolo, il libro ti lascia spossata e smarrita.
viaggio nella mente di un assassino consapevole. si poteva osare di più, ma comunque un buon libro
Comunque.
Ci stava 'sta montagna. A una certa decide che è stufa di tutto 'sto nulla intorno a lei, che vuole dare un senso, o per lo meno, una maschera di senso al suo stare così, in mezzo alla vallata. Allora, convinta che solo con la caducità e il limite una vita possa fuggire dal nulla, o per lo meno, camuffarlo, inizia a sgretolarsi. Piano piano. Prima qualche sasso. Poi un po' di più. Ma nessuno se la fila. Manco i villaggi alle sue pendici. Allora piglia, si scarica e porta via tutto con una mega frana perché stiamo in Cina e col cazzo che Rilke e Freud passano di lì.
(Alla fine i giornali danno la colpa della frana alle compagnie minerarie e va tutto ok)
Come si recita in copertina inquieta e convince:inquieta per il nulla,per l assenza di valori morali,per il vuoto che permea la vita del giovane protagonista;convince per la scrittura perfetta nel costruire atmosfere e tragedia e per la struttura narrativa che coinvolge nonostante la durezza del contenuto
...Continua