L'autore non crede mai a nulla. Se esiste la categoria dei complottisti che sono fissati in quella direzione, beh allora questo fa parte della categoria degli anticomplottisti: i complotti non esistono, è tutto semplice, si può spiegare con pochi semplici concetti e se c'è qualcuno che dice il contrario, o mente o è matto.
...ContinuaSette gialli storici (Jack lo squartatore, Kaspar Hauser, l'uomo nella maschera di ferro, Anastasia, Anna Earhart, JFK, il mostro di Firenze) raccontati da Polidoro con il rigore dei documenti storici e processuali. Ho letto nei commenti che qualcuno lo ha trovato un po' arido di risposte, posso anche comprenderlo ma questo è esattamente il motivo per cui invece a me è piaciuto. Polidoro non dà risposte se non le ha: si limita a raccontare i fatti, a valutare l'attendibilità delle fonti, a la credibilità delle polpette cucinate da altri sè dicenti esperti. La realtà è assolutamente interessante anche senza dover pensare che nel sangue dei merovingi viva la discendenza di Gesù.
...ContinuaMassimo Polidoro è uno dei fondatori del CICAP (Centro di controllo delle affermazioni sul paranormale) e sullo stile del libro che vado a recensire, ha scritto anche i grandi enigmi della storia e i grandi misteri della storia, della serie trova il filone e scava come Paperone nel Klondike.
Il volume sceglie tra i più noti alcuni efferati delitti od omicidi e disquisice su questi senza mai azzardare una nuova ipotesi, non è nè un giallista nè un solutore di cold cases, quanto piuttosto elenca le varie ipotesi fatte fino a quel momento, additando quelle meno plausibili.
Le vicende analizzate sono quelle di Jack lo squartatore, dove esamina anche l'ipotesi di Patricia Cornwell del pittore pazzo, la maschera di ferro, la vicenda della donna che per tutta la vita ha detto di essere Anastasia, ultima discendente e sopravvissuta della famiglia Romanov, Kaspar Hauser, Amelia Earhart, il mostro di Firenze e JFK, dove ho scoperto che la riostruzione di Oliver Stone è completamente campata in aria e molto probabilmente la Cia non ha armato Oswald (ipotesi avallata anche da De Lillo in Libra).
Se l'argomento vi interessa le storie sono scritte in modo scorrevole e interessante, molto sullo stile Lucarelli e i misteri d'Italia.
Interessante e piacevole da leggere.