Un libro disarmante dai contorni orribili, ma scritto con una semplicità incredibile. È questo il punto forte che ti fa prendere il coraggio e leggerlo tutto ad un fiato. Scorrevole al punto che la stesura sembra essere un romanzo dai contorni da brivido, ma il brivido viene e non se ne va, perché ciò che si legge è la realtà di ciò che è capitato a queste povere ragazze.
La speranza è stata la sola forza che ha dato la spinta per andare avanti e resistere in attesa del lieto fine...
Incredibile che sia purtoppo una storia vera. Terrificante, scritto con una semplicita disarmante, tre ragazze private dell adolescenza e il carnefice quasi vorrebbe essere la vittima. Da leggere.
Tra il 2002 e il 2004 Ariel Castro sequestrò a Cleveland tre ragazze che tenne recluse in casa, sottoponendole a ripetuti stupri, fino al 2013 quando una di esse riusci', approfittando di una distrazione del sequestratore, a raggiungere l'esterno e chiedere aiuto. Il libro è il resoconto della prigionia raccontato da due delle ragazze. Una storia molto cruda in cui vengono analizzati i vari stati d'animo e dove si parla anche di quel legame che viene a crearsi con il proprio rapitore.
...ContinuaUna storia davvero terribile, molto angosciante. Quando ho letto il momento della liberazione non sono riuscita a trattenere le lacrime.
Il 6 Maggio del 2013 una ragazza di nome Amanda Berry riuscì a fuggire da un'anonima casa di Cleveland, attirare l'attenzione di un vicino di casa e con il suo aiuto chiamare il 911 dicendo: " Aiutatemi mi chiamo Amanda Berry e sono stata rapita dieci anni fa". La notizia fece il giro del mondo e ricordo che guardando il tg vennero fatte girare le foto di due ragazze dell'età di 16 e 14 anni e poi altrettante di due donne adulte. La storia del mostro di Cleveland, come fu ribattezzato balzò all'attenzione di tutti e portò l'accento su tutti i casi di bambini scomparsi non solo in America ma anche nel mondo intero. L'immagine dell'America ne uscì in parte distrutta, come era possibile che nessuno in dieci anni si fosse accorto di quel vicino strano, schivo che teneva prigioniere in casa tre ragazze? La storia narrata da due delle protagoniste è di una crudeltà e freddezza sconcertante. Ma è proprio questa freddezza che la rende tremendamente reale e coinvolgente. Quanto accaduto a queste tre giovani ragazze è un crimine contro l'umanità, niente può giustificarlo e niente potrà mai risarcirle di quello che hanno perso, non solo in termini fisici, strettamente corporali, ma in termini morali e di tempo. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, intangibile, non lo si può toccare ma passa inesorabile e non torna più. Queste ragazze sono state private degli affetti più cari, delle esperienze di vita che delle adolescenti devono fare, della propria libertà, della propria vita ma come emerge da ogni singola pagina quell'uomo non è riuscito a portare via loro la speranza che quell'incubo potesse un giorno finire.
I diari delle due ragazze sono una straordinaria testimonianza di vita, dell'orrore vissuto ma anche dell'intricato rapporto che si viene a creare tra vittime e carnefice. Anche in Europa siamo venuti a conoscenza di storie simili, di ragazze rapite e segregate, di genitori che chiudono le figlie in casa e abusano di loro. Tutti ci siamo domandati come sia possibile che nessuno si sia accorto di niente, come è possibile che queste ragazze siano state soggiogate a tal punto da non ribellarsi, da non cercare vie di fuga. E' difficile capire la pura, l'orrore che si prova quando si ha di fronte un orco che prima che il tuo fisico si prende la tua mente. Dal racconto si evince chiaramente che la liberazione delle ragazze è stata resa possibile esclusivamente dal mostro che, consapevolmente o meno, ha commesso una distrazione.
Quanto raccontato deve essere portato alla conoscenza di più persone possibile affinchè le coscienze vengano smosse e si smetta di pensare che dal momento che è lontano non ci possa toccare.