«Penso che gli scacchi, come l’arte, la scienza, la pornografia, offrano un universo di regole, ordinato, in cui è interessante perdersi, vagabondare, ma a condizione di riconoscere all’improvviso, in qualsiasi momento e in modo chiaro, il gioco dell «Penso che gli scacchi, come l’arte, la scienza, la pornografia, offrano un universo di regole, ordinato, in cui è interessante perdersi, vagabondare, ma a condizione di riconoscere all’improvviso, in qualsiasi momento e in modo chiaro, il gioco della bugia, cioè, per paradosso, la sua verità, e ovviamente, anche i limiti della stessa, rispettando così l’illusione, la volontaria sospensione dell'incredulità. Il piacere, dunque, sta nel dimenticare che non si tratta di veri pedoni né di vere regine, e perdersi ai confini di quella zona dove impera autoritaria la verità della finzione». ...Continua Nascondi