Un’antologia di spunti alla Longanesi, un campionario di cattiverie argute, di racconti verosimili e letali, utili a dipingere un contesto, una persona, una situazione o una cultura. Spietato con gli italiani di cui era alfiere, critico verso un regime che gli garantiva il gusto della fronda, scettico verso una democrazia che tutelava il diritto alla mediocrità, Longanesi è stato un talento unico e raro. E Buttafuoco lo ha voluto raccontare ricorrendo soltanto alle sue parole, concedendosi a malapena un prologo in cui spiega il rapporto da lettore instaurato col fondatore del Borghese. Non una biografia, dunque, ma una collezione di pezzi di un intellettuale allergico alle definizioni.
...ContinuaNon ho ben capito perché nella sua lunga introduzione Pietrangelo Buttafuoco abbia dovuto ripetere alcune delle frasi di Longanesi che sono poi riportate in questo libro. Capisco invece perché la scelta che ha fatto dei lunghi brani qui presenti è forse un po' troppo tendente alla politica: ma qui devo concordare, perché il coinvolgimento in politica di Longanesi, dal fascismo all'antifascismo di destra, è sempre stato molto importante. Penso comunque che la lettura di queste pagine possa permettere a tutti di leggere una prosa incredibilmentecontemporanea a più di sessant'anni dalla sua prematura morte, e dalle battute spesso fulminanti, come si può anche vedere nella raccolta delle ultime pagine.
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