In questo testo sono raccolte alcune conferenze tenute da Oriana in Università degli Stati Uniti e del Sud America, tra fine anni Settanta e inizio anni Ottanta. Lei è schietta, diretta, poco diplomatica, insomma un “personaggio scomodo” come lei stessa si definisce, caratteristiche che l’hanno sempre contraddistinta e per le quali si è guadagnata molte antipatie e critiche da alcuni, ma anche molta stima e apprezamento da altri. Tra le tematiche maggiormente trattate c’è la valenza politica del giornalismo: un vero giornalista non riporta i meri fatti, ma li scandaglia e li interpreta; se un giornalista è “scomodo” sta facendo bene il suo lavoro (significa che non è al servizio del potere, ma si impegna per denunciarne ingiustizie, crimini, interessi personali); uno degli obiettivi di un buon giornalista è quello di alimentare la coscienza politica nei lettori. Oriana inoltre parla spesso di Alekos, suo amore oltre che protagonista del suo best seller “Un uomo” che la rende famosa in tutto il mondo proprio in quegli anni. Alekos, come molti altri uomini e donne coraggiosi di paesi e periodi storici diversi (tra cui lo stesso padre di Oriana) lotta contro una politica sporca e corrotta, e tende verso la libertà. Politica e libertà, dice Oriana, sono dei doveri oltre che dei diritti.
Interessante la conferenza in cui compara poesie scritte da sostenitori della resistenza (ognuno della propria, in luoghi e tempi diversi) evidenziando tratti che accomunano il letterato e il quasi analfabeta.
Le conferenze sono state lasciate così come Oriana le aveva pensate e tenute, e se da una parte è positivo perchè leggiamo i testi originali, dall’altra risulta un po’ pesante alla fine, dato che ci sono dei concetti ricorrenti elaborati in modo simile.
...ContinuaLeggere questo romanzo, o meglio questa raccolta di conferenze, aneddoti, citazioni e reminiscenze della straordinaria Oriana purtroppo è stato come riguardare un album di vecchie fotografie che da un lato ti sembrano preziose perché in grado di fermare il tempo; dall'altro acuiscono la nostalgia fino alla dolorosa consapevolezza che la sua voce non si ergerà più... Quanto invece ne avremmo bisogno!!
...ContinuaTra i libri della Fallaci che ho letto questo forse è il più disomogeneo.
Spesso sono affrontati gli stessi temi nelle conferenze inserite in questo volume, e questo è un aspetto che non mi è piaciuto molto.
Immagino che non sia stata l'autrice ad editare questo libro, perchè non credo tollerasse essere ripetitiva nei suoi libri.
In ogni caso i diversi temi affrontati sono molto interessanti, i suoi punti di vista sono molto pungenti, e la sua grinta la trovo sempre incredibile.
Non è il libro ideale per un primo approccio con l'autrice, ma sicuramente è un libro che aiuta a conoscere meglio questa scrittrice, il suo modo di lavorare, e il suo modo di vedere le cose.
VOTO: 6 e mezzo
La Fallaci non si stella.
Si adora.
L'Oriana ti cattura sempre. E divori le pagine come un assetato. Di parole, di bellezza, di verità.