Interessante, la "mitologia " della grande guerra attraverso i testi letterari, romanzi e articoli soprattutto di interventisti. I capitoli sugli ufficiali e sulla truppa, con le distinzioni tra contadini e operai, utili a capire, anche il successivo fascismo. Il popolo "gregge" per gli intellettuali interventisti, e poi il timore di vedere la truppa rassegnata trasformarsi in plebe riottosa. L'inettitudine dei comandi militari non tanto tattica o strategica quanto data dalla totale assenza di realismo e conoscenza dei bisogni materiali. Letto in parallelo a "un anno sull'altipiano".
Presume una buona conoscenza storica - che non ho- e ha un apparato di note che occupa quasi la metà delle pagine.