non sono riuscita a leggerlo tutto, troppo pesante e noioso in alcune parti, troppo analizzate le fiabe con troppe informazioni....mi aspettavo qualcosa di leggermente diverso
Letto con grande entusiasmo iniziale, sono arrivata alla fine che ero da un lato affascinata, da un lato fermamente convinta che non tutte le teorie espresse dall’autore siano vere e assolutamente applicabili nella maggior parte dei casi.
Ci sono tantissime variabili da considerare nella formazione psicologica di un bambino e non tutti i bambini reagiscono alla stessa maniera, la realtà è questa.
Il saggio comunque è molto interessante e ha aperto un mondo che fino a quel momento era per me sconosciuto! Mi ha permesso di farmi tantissime domande anche sulla mia crescita personale e in alcuni casi, sono riuscita a trovare delle risposte a domande che mi assillano da tempo.
Mi sono divertita un mondo ha leggere delle fiabe da me da sempre adorate, di come siamo state psicanalizzate così a fondo e con tanto fervore. Personalmente in alcuni casi, ho preferito godermi la fiaba in sé e non il significato psicologico a lei associato.
Il libro in questione è stato comunque illuminante e istruttivo da leggere!
Autore: austriaco/statunitense (1903-1990. Saggio del 1976.
Non credo ci sia branca della medicina che scateni più rivalità e controversie della psicanalisi.
Il saggio tratta del benefico influsso delle fiabe ( non delle favole), soprattutto quelle raccolte dai fratelli Grimm (Perrault infarciva le favole di una noiosissima morale, Andersen scriveva storie dai finali tragici) su quel piccolo mondo alieno che è la psiche del bambino.
Il quadretto migliore?
Un nonno/a, una madre/padre che preso il bimbo in braccio racconta una storia spaventevole (per noi) che finisce bene.
A scelta: Biancaneve, Cenerentola, Hansel e Gretel, I tre porcellini fate voi.
Non la lettura di un libro, né lo scorrimento di immagini.
Basta che non manchino:
un tempo lontano lontano
un’ambientazione piena di fantasia (foreste, castelli, animali parlanti)
un bambino o una bambina o anche un porcellino nei guai
un cattivo proprio cattivo (un lupo che mangia i bambini e le nonne, una vecchia strega, un orco ucci ucci)
un buono proprio buono (un anonimo cacciatore, una fata, un fratellino o una sorellina in gamba)
il cattivo che viene sconfitto dal bambino/a o dal buono
una fine lieta.
Non confondiamogli le idee con la dualità bene /male dentro ognuno di noi.
Disney ha fatto più danni al mondo delle fiabe del Nulla della Storia infinita.
Molto apprezzato dai genitori, con tutte quelle storielle edulcorate, tipo santino, e quei momenti di pace con il pargolo piazzato davanti alla tv. Chi non ha una collezione di DVD Disney?
La sola fiaba che ha qualche legame con la vera fiaba fu Biancaneve, che in USA sconvolse i genitori. Anche se Walt la alleggerì con nani da vaudeville.
Lo vidi nel 1952 a 5 anni.
Il cuore del capriolo nello scrigno e la terribile punizione del cacciatore, di cui resta solo lo scheletro con una mano tesa verso una brocca d’acqua che non ha mai raggiunto; il corvo della Regina lui stesso spaventato dall’incantesimo della mela: la mela stessa, bella, rossa, lucida che nasconde il teschio della morte; la vecchia bitorzoluta così brava a passare dal ghigno maligno alla debolezza della vecchiaia, il morso fatale e la mano di Biancaneve che si stende al suolo.
Dopo di che la caccia alla Regina in una notte di tregenda e la sua caduta nel precipizio con gli avvoltoi che lentamente scendono a pasteggiare.
Che stupenda sensazione! Il cattivo non vince sempre e può essere punito come si merita e tutti tornano a casa insieme felici e contenti.
Come me: una manina a mio papà e l’altra alla mia mamma.
Quando l’anno dopo vidi I figli di nessuno (Bruno rimane mortalmente ferito nell’esplosione dolosa nella cava del padre) mi prese una crisi di disperazione tale che dovettero portarmi fuori dal cinema.
La differenza tra fiaba e realtà.
23.09.2016
...Continua"Ogni fiaba è uno specchio magico che riflette alcuni aspetti del nostro mondo interiore, e i passi necessari per la nostra evoluzione dall'immaturità alla maturità".
Saggio un po' datato ma veramente interessante che prende anche in esame alcune fiabe specifiche, restituendo a chi legge chiavi di lettura ed interpretazioni su più livelli. Consigliato!
...ContinuaPrima parte: http://francescast84.blogspot.it/2014/02/parte-prima-il-mondo-incantato-uso.html
Seconda parte: http://francescast84.blogspot.it/2014/03/parte-seconda-il-mondo-incantato-uso.html
[Alessandra]