Cardini cerca di scardinare i "pregiudizi" anti Islam giocando soprattutto sull'argomento dell'intensità dei secolari scambi culturali ed economici fra cristianità e medio oriente e sulla (relativa) esiguità delle fazioni estremistiche, sin quasi a giungere all'affermazione (assai discutibile, invero) dell'estraneità dell'ISIS al "cuore" della religione di Maometto, tracciandone un profilo piuttosto superficiale, fondato sulla scarsa "religiosità" del "califfato"..
Curata e chiara, benché sintetica, la ricostruzione storica delle relazioni tra i due mondi, lo sforzo di Cardini è incentrato sulla smitizzazione dei "luoghi comuni" nati soprattutto dal'"orianismo", ossia dall'eredità del pensiero della Fallaci, acriticamente fatto proprio da epigoni meno geniali.
Ciò detto, al netto della correttezza delle argomentazioni di "buon senso", abbastanza ovvie, dell'autore del saggio, non ho trovato persuasive quelle che dovrebbero rassicurare della scarsa pericolosità delle infiltrazioni terroristiche in Europa.
Ed è detto tutto.
Noioso ma istruttivo, tipico del buon saggio.