Non so, forse perché ho vissuto il periodo raccontato ma mi ha messo un po' di angoscia leggere la storia seppur romanzata di una delle ragazze coinvolte nell'assassinio di Suor Maria Laura...
Esordire con un romanzo basato su una storia vera e vissuta da concittadina delle protagoniste senza cadere nel banale è già molto impegnativo, ma riuscire a trasmetterne la drammaticità con uno spirito quasi “leggero” è ciò che mi fa considerare questo libro come una buona prova, soprattutto perché anch’io in quei giorni frequentavo quella realtà da studentessa.
La noia che ha portato a commettere l’efferato assassinio di Suor Maria Laura esce dalle pagine e invita ancora una volta a riflettere sul disagio adolescenziale.
Non siamo certo di fronte ad un nuovo 'A sangue freddo', anche se ne possiamo cogliere le eco. E nemmeno soltanto di fronte ad un libro sul disagio adolescenziale analizzato da diversi punti di vista, anche quello omicida ovviamente. L'aver unito insieme il resoconto dei fatti di Chiavenna e la storia di un'adolescente che riconosciamo essere l'autrice, non fa altro che aumentare le possibilità interpretative del testo. Nella vita delle tre assassine potremmo ritrovare alcuni tratti della vita di Silvia e, forse, anche viceversa. Insomma un romanzo, a monte, sulle scelte del bene e del male, con una Chiavenna sullo sfondo, a volte un po' sbiadita dalla nebbia.
...ContinuaQuesto libro si ispira a una vicenda realmente accaduta: l'uccisione di una suora da parte di tre ragazzine, adolescenti annoiate e desiderose di provare emozioni forti...
Silvia, la ragazza più giovane di loro che frequenta la medesima scuola, decide di scrivere la loro storia, dopo un suo involontario coinvolgimento in una seduta spiritica.
Ne esce uno straordinario giallo a tinte noir, che provoca nel lettore una serie di interrogativi inquietanti:
cosa ha spinto le tra amiche: Elena, Samantha e Vanessa ad iniziare un tenebroso cammino verso il culto satanico? Perchè hanno fatto un patto di sangue e deciso di offrire a Satana la vita innocente di una suora...cosa dovevano dimostrare? Da dove provengono le oscure invocazioni che rivolgono ai demoni e che hanno invaso pericolosamente le loro menti?
Molto suggestive sono le descrizioni dell'ambiente di Chiavenna che evocano leggende di streghe e demoni....leggende antiche...che si perdono nella notte dei tempi..e che forse sono parzialmente responsabili del contagio...del male...il soffio dei demoni....i rituali delle streghe...e forse qualche oscura setta che opera silenziosamente nella zona...
Tutto pare riportare....al contatto...con il male.
Fatale, incredibile...che purtroppo è costato la vita a una suora innocente...il cui solo scopo era di aiutare una ragazza in difficoltà e che per questo ha trovato una morte atroce...
Dopo 8 anni Silvia che ha avuto il coraggio di scrivere questa storia, liberandosi così del suo pesante fardello interiore e mettendo a tacere in tal modo i suoi fantasmi mentali, sta per laurerarsi in criminologia...mentre Vanessa...torna al paese...ha ancora incubi..
Teme infatti che il bambino che porta in grembo...abbia gli occhi rossi e infernali del demonio...quel demonio che ha invocato tante volte...
Ma il perdono porterà nuova luce nella sua vita...
Il libro si chiude infatti con messaggio di speranza...anche il male può essere vinto...
Dall'amore....dalla luce...dalla gioia di sentirsi perdonati...e di potersi perdonare...di tornare alla quieta quotidianità..
Consiglio questo libro sopratutto agli educatori per riuscire a comprendere meglio il mondo giovanile...a coloro che amano i gialli...Non adatto comunque ai ragazzini per le parole cariche di violenza che traspira da ogni pagina...
Certo il mistero rimane...con il suo fascino occulto....con le sue domande che forse non avranno mai una risposta razionale, una risposta che soddisfi la nostra sete di conoscenza.
Saluti.
Ginseng666
Quando ho acquistato questo libro mi aspettavo la semplice cronaca di un fatto tanto crudele che mi aveva portato anni fa a condannare senza attenuanti le tre assassine.Dopo averlo letto invece mi accorgo che dietro tanta crudeltà c'era forse altrettanta sofferenza.E la mia condanna può ora ammettere qualche attenuante per qualcuna delle protagoniste.
...Continua