Raccontino digitale che ho letto perché fa da prologo alla serie di thriller con protagonista il commissario Stefania Valenti, di cui mi è stato consigliato e mi sono procurata il primo romanzo.
Due cose.
Intanto la protagonista nella presentazione viene descritta come «la Kay Scarpetta del lago di Como». Sono tanti anni che non frequento più quella serie, ma so per certo che Kay Scarpetta era un medico legale che faceva da consulente per l'FBI, mentre la Valenti è un commissario di polizia, quindi se dobbiamo restare in ambito di paragoni direi che ricorda, e parecchio, Petra Delicado.
Altra cosa per cui ho storto il naso è la localizzazione. La protagonista dice che era a Como e quella mattina voleva andare a sentire l'aria di lago (ma Como non è sul lago?), quindi è salita in macchina ed è andata a Bellagio seguendo il lungolago. Dopo un'ora e mezza a Bellagio ha deciso che poteva bastare, ha ripreso la macchina e s'è messa in coda per imbarcarsi sul traghetto.
Eh?
Io non conosco il lago di Como, ma il Garda sì, ed è come se da Peschiera uno facesse la Gardesana (Orientale) per andarsi a bere un caffè a Torri e poi per il ritorno attraversasse con il battello fino a Toscolano Maderno e scendesse dalla sponda bresciana.
È possibile, ma non ha senso.
Vabbè, per il resto si parla di un caso che resta insoluto e che rappresenta un momento di svolta nella carriera della Valenti, che lì era quasi alle prime armi mentre a partire dal primo romanzo sarà una donna più matura e un poliziotto più esperto.
Vedremo.
Raccontino di nessun pregio e personaggi non delineati. Per fortuna era gratis, ma che senso ha?