Questo libro mi ha inevitabilmente ricordato Harry Potter, inutile negarlo, solo con po' di romanticismo in più. Forse ben più che "un po'". Anche il target sia più o meno lo stesso, basandomi sullo stile di scrittura e al linguaggio. Per quanto riguarda lo stile non ho rimostranze, a parte qualche virgola fuori posto/mancante e forse un paio di errori di distrazione. Nel complesso è scritto bene.
Mi aspettavo che la musica fosse un po' più importante per la trama, ma a conti fatti è stata solo usata al posto della voce per gli incantesimi. La storia ha un ritmo abbastanza sostenuto e si parla molto dell'aspetto sentimentale della vita di Giulia. Immagino che fosse quasi inevitabile visto che la protagonista è una ragazza.
Non capisco lo scopo di questa tradizione degli animusi da compagnia che tutti gli studenti devono avere. Insomma, a che servono a parte far esercitare gli studenti col flauto? Ah, e anche il fatto che siano un incrocio tra due animali terrestri e che pure il nome sia un incrocio tra quegli stessi animali non mi piace. Mi sa troppo di... in mancanza di un termine migliore direi "bambinesco" o "infantile".
Il volta faccia della professoressa Diana alla fine non mi convince. Non vedo nessun motivo per cui dovrebbe fingere di esserci ricreduta, ma non è troppo repentino il cambio d'opinione su Giulia solo perchè a metà partita si è resa conto che stava prendendo tutto troppo sul serio? Ecco, forse l'autrice dovrebbe approfondire un po' di più i personaggi invece di fargli fare solo quel che vuole e basta, perchè è esattamente questo che sembra... Almeno a me.
Però alla fine è stata una piacevole lettura e penso proprio che in futuro mi procurerò anche gli altri libri della saga.