“LEGA SPA. I politici, la famiglia, il malaffare”
Dopo Il Casalese, Malapolitica, Francesca e il Cavaliere esce nei tipi della casa editrice Cento autori, nella collana Fatti & Misfatti curata da Nico Pirozzi, “LEGA SPA. I politici, la famiglia, il malaffare” di Alessandro Da Rold. Un libro interessante, un viaggio in un mondo, quello della Lega Nord, un partito che funziona come una Spa. Gli scandali che hanno travolto l’allora gruppo dirigente della Lega Nord e lo stesso fondatore Umberto Bossi hanno radici profonde. Una involuzione di un partito che gridava Roma ladrona e che si è trovato i ladri in casa propria. Non trattasi di gestione allegra, ma di gestione padronale del finanziamento pubblico ai partiti. Alessandro Da Rold, l’autore di questo viaggio nei meandri di un partito che voleva cambiare l’Italia dividendola, è un giovane giornalista milanese nato nel 1980, che conosce a fondo l’universo della Lega Nord. Da anni, infatti, ne segue le vicende politiche e, ultimamente, anche giudiziarie, per diverse testate come “Il Riformista”, “Lettera 43” e ora “linkiesta.it”. La sua analisi, la sua inchiesta è puntuale ed incisiva, racconta con dovizia di particolare una storia lunga trent’anni, non dimentichiamoci che la Lega è il partito più longevo d’Italia. Una inchiesta che ripercorre le tappe del famoso Cerchio Magico, delle chiavi della borsa a Francesco Belsito, DI Rosy Mauro, degli interessi in Tanzania, di quelli in Finmeccanica, dell’assegno miliardario staccato da Silvio Berlusconi per sanare i debiti. Chi non ricorda l’intervento di Roberto Saviano, l’autore di Gomorra, alla trasmissione di successo «Vieni via con me» di Fabio Fazio, un monologo sull'ombra nera che la ‘ndrangheta calabrese getta sulla regione Lombardia. Un intervento che fece infuriare l'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni, costringendo Fazio ad invitarlo successivamente in trasmissione per riparare l'incidente diplomatico. Poi le inchieste, gli arresti, le dimissioni, l’affaire Trota e la trasformazione del Celodurimo padano in afflosciamento italico! Tutto iniziò, a dire dello stesso autore, con la malattia di Umberto Bossi ma…non vi svelo tutto, correte a leggerlo.
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