Aurora Stella in "Onirica" presenta un'interessante, e coinvolgente, raccolta di leggende metropolitane in chiave horror, ambientate non in una fantomatica cittadina americana, bensì a Roma, nella nostra capitale e nei suoi dintorni, un ambiente quindi che dovrebbe essere tranquillizzante, noto, e che invece si rivela infido e pieno di inaspettati pericoli. L'autrice attinge alle più varie leggende (dai viaggi nel tempo agli alieni, passando per mostri e creature non umane), innestandoli su uno sfondo tipicamente locale, e italiano, e creando piccoli ma deliziosi racconti, scritti con uno stile curato e molto scorrevole, quasi una videocamera che, messa sulle spalle dello sfortunato protagonista, accompagna anche noi lettori/spettatori nelle sue (dis)avventure.
"Onirica" ospita al suo interno otto racconti, scritti in uno stile scorrevole, molto immediato e d'impatto.
- A pochi passi da Roma: un inizio davvero appetitoso per gli amanti della letteratura di tensione, con i protagonisti che si ritrovano in una specie di bolla temporale dove convivono persone prese da epoche diverse, un Festival dei Mondi, che però, per loro, si rivelerà più un Festival dei Morti. Costruito in maniera impeccabile, è un crescendo di tensione.
- Bioagriturismo 100% naturale: a ripensare a quanto accade nel racconto, il titolo fa decisamente sorridere. Comunque, un racconto un pò horror, un pò di fantascienza, che ti porta a chiederti... cosa cavolo mangiamo al ristorante?!
- Nemesi: tra tutti, è il racconto che mi è piaciuto meno. Il tema dell'entità creata in laboratorio era interessante ma forse avrei speso qualche parola in più, l'ho trovato un pò troppo veloce. Di certo fa riflettere su quali confini debba avere la scienza e quali competenze spettino agli uomini e a Dio.
- Il mostro: il racconto più strutturato e complesso e anche quello che tocca forse il tema più delicato, presentando un mostro umano, ossia un assassino seriale di ragazzine, che le segue, le studia, le pedina, finché poi non le aggredisce, le violenta e le uccide, dopo averle barbaramente massacrate, considerandole alla stregua di pericolose streghe. Protagonista del racconto è la caparbia e selvaggia Selvaggia, addestrata alla lotta fin da piccola, un maschiaccio con le palle che non esita a farsi avanti a proteggere i più deboli dai soprusi degli altri. Seguita quasi interamente dal suo punto di vista, la storia prosegue con l'avvicendarsi dei pensieri di Selvaggia di catturare e fargliela pagare cara a questo serial killer. Diciamo la verità, ce ne vorrebbe un pò di più, anche nella vita reale, di queste Selvagge, alla faccia di un certo buonismo! ;) Ottima storia, forse la meno sovrannaturale, ma non per questo meno (ahimè) mostruosa.
- I racconti del gatto nero sono infine una piccola raccolta nella raccolta composta da quattro raccontini caratterizzati dalla presenza di un gatto nero con gli occhi gialli (Poe style):
- Prologo: una vecchietta amica dei gatti (una gattara, appunto) si prodiga per salvare per un gatto nero, proprio mentre due malfattori stanno per rapinarla, rimanendo fregati.
- Gli orchi: protagonisti sono due orchi che, per quanto non siano quelli di Tolkien, sono comunque mostruosi, intenti a progettare violenze e abusi ai danni di donne e bambini. Ma non hanno fatto i conti con il gatto.
- La gattara: una falsa gattara di nome Giuseppina (nome, ahimè, della mia gatta!) vende cani e gatti randagi alla vivisezione, ma imparerà a sue spese che, in fondo, una giustizia c'è.
- Cuore di lupo: dei quattro finali, il racconto più interessante e che getta anche luce sugli avvenimenti dei tre racconti precedenti e il ruolo del gatto. Molto interessante il riferimento allo spirito del lupo (o del cane), che ho decisamente apprezzato. C'è spazio, comunque, alla fine anche per nuove storie, eventualmente, di questo filone, per proseguire lo scontro tra il Ragnaccio e il Gatto.
...ContinuaHo letto questo libro tramite la versione ebook.
Molto carino ed esaustivo per ciò che riguarda l'emozione della paura che non è soltanto, secondo l'autrice un intralcio alla casualità della nostra esistenza.
Delle volte si rivela invece una salvezza all'incertezza dei nostri giorni.
L'esistenza può essere pericolosa, popolata di mostri, di situazioni perniciose , di mondi alternativi in cui il male può prendere il sopravvento.
Ecco che la paura ci trae miracolosamente in salvo.
Quella voce interna misteriosa che ci suggerisce la prudenza, o la fuga quando le situazioni precipitano nell'abisso del male e rischiano di schiacciarci sotto il peso del pericolo reale...
La parte che mi è piaciuta di più è la raccolta intitolata : "I racconti del gatto nero" che mi riporta con la mente al famoso racconto di Edgar Allan Poe che si intitola appunto : "Il gatto nero".
Esiste però una differenziazione tra Poe e questa moderna scrittrice la quale identifica il gatto nero come un'entità benefica che tende a portare in salvo bambini, donne anziane e persone indifese che si trovano in grande difficoltà.
Visto la mia esperienza positiva nella lettura di questo ebook che ho trovato comunque interessante e molto piacevole, ne consiglio la lettura a tutti coloro che come me sono appassionati di mistero.
Saluti.
Ginseng666
http://www.librierecensioni.com/libri3/onirica-aurora-stella.html
Nonostante "Onirica" sia l'opera di esordio di Aurora Stella, ci si trova di fronte ad un libro davvero valido, una raccolta di racconti horror che cattura il lettore e riesce ad avvincerlo, senza però eccedere con la violenza, col sangue o con altri trucchetti simili.
Continua su: http://www.librierecensioni.com/libri3/onirica-aurora-stella.html
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