Una prosa che non delude mai, che ti permette di sentirti parte di quel mondo avvertendolo sempre così contemporaneo. Sentimenti che non hanno tempo, ecco di cosa scrive Jane Austen, penso di non poter rimanere delusa da nessuno dei suoi libri. Non do 5 stelle, perché? Perché forse le prime 60 pagine in attesa dell'arrivo del Capitano mi sono sembrate un po' noiosette nella troppo piena descrizione di padre, sorella e Lady che, superficiali per come sono, mi hanno permesso di odiarli per bene.
...ContinuaDopo averlo riletto online su www.gutenberg.com, confermo le 4 stelline. Non è all'altezza di Emma o di Orgoglio e pregiudizio, ma è un'ottimo romanzo, e considerato anche che è stato pubblicato dopo la morte dell'autrice, avrebbe potuto forse rifinirlo meglio. Mi piacerebbe leggere il capitolo 10 del secondo libro, che a quanto pare è stato tolto alla pubblicazione, ma al quale si sono rifatti adattamenti per il cinema o la televisione.
Comunque, la lettera del Capitano Wentworth a Anne è "la" lettera d'amore...
Questo è il terzo romanzo che leggo della Austen, in ordine dopo Orgoglio e pregiudizio e Ragione e sentimento, tra i tre lo metterei al secondo posto.
Sinceramente mi aspettavo molto di più, più romanticismo e suspance alla Mr. Darcy con Elisabeth Bennet, nella maggior parte del romanzo si parla soprattutto del rapporto tra Anne, sua sorella Mary con tutto il seguito della famiglia del marito della sorella, la famiglia Musgrove, sulle vicende finanziare della famiglia Elliot.
Solo in alcuni punti del romanzo si vede la fugacità degli sguardi rubati tra Anne e Frederick, i quali entrambi non sanno se dopo otto anni l’amato/ta ricambia ancora i sentimenti.
Solo negli ultimi capitoli ho veramente visto lo stile appassionato della Austen venire fuori e quelle ultime pagine le ho mangiate con gli occhi aspettando palpitante la fine del romanzo per sapere se Anne e Frederick sarebbero tornati insieme oppure no.
Nel complesso sempre un bellissimo romanzo, cosa potersi aspettare dalla Austen, leggere un suo romanzo è rassicurante sempre e comunque.
Not one of my favourites, but I found the relationship between the story and Austen's own life extremely interesting. Maybe less entertaining when you read it, however it leaves you a lot to think about.
p.71 (note) two of her (Anne Elliot) leading traits: a strong inclination to help others and a habit of trying to make the best of things.
p.116 a strong mind, with sweetness of manner
p.224 All other qualities of the mind, it should have its proportions and limits.
p.236 One man's ways may as good as another's, but we all like our own best.
p.296 There is so little real friendship in the world!-and unfortunately there are so many who forget to think seriously till it is almost to late.
p.304 She felt that she could so much more depend upon the sincerity of those who sometimes looked or said a careless or a hasty thing, than of those whose presence of mind never varied, whose tongue never slipped.
p.472 I must endeavour to subdue my mind to my fortune. I must learn to brook being happier than I deserve.
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