La Taranto degli ori e della cultura magnogreca continua a vivere solo in un turismo colto e sognatore. La città delle navi, dei pescatori, dei molluschicultori, della grande classe operaia siderurgica, per la nazione sembra oggi più un problema che La Taranto degli ori e della cultura magnogreca continua a vivere solo in un turismo colto e sognatore. La città delle navi, dei pescatori, dei molluschicultori, della grande classe operaia siderurgica, per la nazione sembra oggi più un problema che una risorsa. A ridosso dell'ultima Rocca, dove si ergono le ciminiere ziggurat, i tarantini cercano di capire che cosa sono diventati e che cosa vogliono. Sono orfani di identità. Amme perdute le viende, era una bella metafora dei vecchi marinai: non riusciamo più a tenere la rotta, la barca sbanda come il bateau ivre di Rimbaud... ...Continua Nascondi