Non leggo con piacere libri con esperienze extrasensoriali perché mi lasciano inquieta, questi libri non li so giudicare.
Patrignani scrive benissimo e si vede che dietro ad ogni suo libro c'è uno studio attento di tutte le dinamiche e anche delle questioni di cui tratta (spiegazioni scientifiche con la pala). La storia mi ha coinvolta poco nella prima parte dove Veronica si piange addosso una pagina sì e l'altra pure. La seconda parte invece è molto più interessante ma un po' lenta per le spiegazioni scientifiche.
Lettura interessante sicuramente (anche se mi ha lasciato la pelle d'oca) consigliata però agli amanti del genere.
Leggi la recensione di Daniele Cutali su Sugarpulp.it:
http://sugarpulp.it/there-la-recensione/
Parte molto bene, ma poi si arena. Però mi ha fatto conoscere la musica di Paolo Nutini.
Avrebbe potuto meritare anche due stelle ma ne ho data solo una per mediare un po' con questo eccesso di entusiasmo che sembra addirittura costruito ad arte per spingere questo libro. Tutti queste 5 stelle sia su anobii che su amazon sono alquanto sospette. Il libro in se non è male ma non è assolutamente niente di nuovo, non particolarmente avvincente nè brillante. Ripeto un libro medio e tutti questi estremi giudizi positivi (che tra l'altro mi hanno convinto a comprare questo libro) sono assolutamente fuorvianti.
Detto questo non è proprio sconsigliato ma abbassate pure le aspettative prima di leggerlo.
"Non vanno mai via davvero. Sono tra noi".
Avevo lasciato Leonardo Patrignani, alias Patrick Wire, in veste di compositore e cantante
della power metal band Beholder e lo ritrovo dieci anni dopo come scrittore di successo.
Non so se questo ricordo faccia piacere all'autore ma nell'epoca di google e wikipedia
credo di non aver svelato nulla di clamoroso.
Patrignani dopo l'esordio nella letteratura con "Labirinto" (un thriller attualmente
fuori catalogo e di non facile reperibilità) firma con Mondadori, per dire, e pubblica
la trilogia di "Multiversum". Una saga Fantasy che riscuote grande successo, anche all'estero,
e si rivolge al pubblico "young-adult".
Con "There" Patrignani compie un notevole passo avanti.
Siamo di fronte a un'opera matura e con tutte le caratteristiche per essere apprezzata dagli amanti
di autori come Stephen King (probabilmente lo scrittore preferito e nume tutelare di Leonardo),
Brian Freeman e Dean Koontz.
La protagonista assoluta di "There" è la diciannovenne Veronica.
Lavora in un centro scommesse, abita in un piccolo appartamento e, cresciuta senza un padre,
si trova ad affrontare un dramma imprevisto e per lei insuperabile.
L'uccisione dell'adorata madre per mano di un folle.
Da quel terribile giorno tutto cambia per Veronica. Perde la voglia di vivere, si trascina
stancamente tra il posto di lavoro e la casa. Senza amici e senza uno straccio di fidanzato.
Poi, come spesso succede nella vita, basta un episodio e tutto cambia.
Veronica entra in contatto con lo scrittore Raymond Laera, eperto e studioso di esperienze
pre-morte, e con il neurochirurgo Samuele Mora (allievo del Laera).
Questi incontri scatenano nella ragazza la voglia di sapere qualcosa in più su quello che le sta accadendo da qualche tempo. Strane visioni, esperienze extra corporee e altre cose insolite.
Non svelo altro per non rovinare la sorpresa ma consiglio a tutti la lettura di "There".
Un thriller paranormale che vi piacerà sicuramente anche se non siete fans del genere.