In nessun altro poema cavalleresco, né prima né dopo, le similitudini svolgono un ruolo di tale importanza come nell’Orlando furioso: la novità – quantitativa e qualitativa – le rende un unicum. Questo volume mira a individuare le caratteristiche pre In nessun altro poema cavalleresco, né prima né dopo, le similitudini svolgono un ruolo di tale importanza come nell’Orlando furioso: la novità – quantitativa e qualitativa – le rende un unicum. Questo volume mira a individuare le caratteristiche precipue dei paragoni ariosteschi, analizzandoli innanzitutto da un punto di vista strutturale e in seguito intertestuale. Chiude il volume una rilettura dei Frammenti autografi dell’Orlando furioso, dai quali emerge la propensione ariostesca a inserire le similitudini ‘a freddo’, in una fase di revisione: l’operazione conferma la natura accorta dell’invenzione artistica dell’autore e rivela la funzione di controllo svolta dai paragoni nel poema. Passando dal singolo artificio retorico all’interpretazione globale viene alla luce anche il legame che si instaura fra la prassi compositiva e l’esperienza dell’uomo.Queste pagine mirano a individuare le caratteristiche precipue delle similitudini del Furioso, analizzate in primo luogo da un punto di vista strutturale. Segue un’indagine della dimensione intertestuale e contestuale, declinata nel ‘trittico’ dei capitoli centrali: Riscrivere i classici, Riscrivere i cantari, (Ri)scrivere il mondo. Il volume si chiude con una rilettura dei Frammenti autografi dell’Orlando furioso, dai quali emerge la propensione ariostesca a inserire le similitudini ‘a freddo’. Le tre Appendici forniscono al lettore alcuni strumenti di consultazione: nella prima sono elencate tutte le similitudini presenti nel poema; nella seconda è raccolta l’analisi dettagliata di 32 similitudini in relazione alle rispettive fonti; la terza, infine, ripercorre la storia dei contributi critici sul tema, dai commentatori cinquecenteschi fino a oggi. ...Continua Nascondi