Veramente bello. Sono tre racconti incentrati sul contrasto tra modernità e tradizione nella Cina di inizio Novecento. Generalmente quando si legge la trama di questo libro, si può notare che essa riguarda quasi esclusivamente il primo racconto, quello più conosciuto, che io personalmente ho trovato un pochino troppo artefatto e non mi ha fatto impazzire che sia narrato in prima persona dalla protagonista. La vera perla è il secondo che si merita 5 stelle. Di una delicatezza e sensibilità uniche. Inoltre è scritto molto bene ed è in questo racconto che si nota la bravura dell'autrice.
...Continua"Vento dell’est, vento dell’ovest" si dipana attraverso le delicate, sofferte lettere che Kwei-lan, la protagonista, scrive a un’amica per informarla degli eventi che si sono verificati dopo le nozze con un medico.
Il matrimonio, combinato da anni, è stato lo scopo dell’educazione della fanciulla, il fulcro dei duri sforzi, delle rigide imposizioni – sempre accolte con docilità e obbedienza –, ma quando la novella sposa
si ritrova a vivere nella nuova casa, con un marito colto, paziente e imbevuto di scienza e di ammirazione per l’Occidente – che gli ha aperto gli occhi e l’ha reso un bravo dottore –, tutta la fatica e le sue credenze, piano piano, cadono.
Il romanzo è articolato in ventun capitoli, che scorrono meravigliosamente, tra descrizioni precise e frasi tanto agili quanto lunghe ed eleganti.
Per chi fosse interessato, ne parlo anche qui:
https://letherart.wordpress.com/2017/06/29/allentare-legacci-stringere-legami/
I cambiamenti, specie se drastici, sono sempre difficili da accettare. Gli ultimi due racconti mi hanno trasmesso una tristezza infinita e anche un pò confusa perché non capivo se la storia precedente avesse fatto un balzo di qualche anno e stesse continuando o meno. Il primo racconto, che è quello che occupa gran parte del libro, introduce in questo periodo storico di scontro generazionale oltre che fra il progresso e un mondo bigotto di un Paese lontano e così diverso dal nostro. Interessante anche lo stile della narrazione usata in questa prima parte, forse anche questo ha reso superflue le ultime due. Buona lettura, è come essere immersi in una atmosfera antica ed esotica.
...ContinuaUna lettura dall'ambientazione cinese non mi era ancora capitata e ne sono molto soddisfatta, è stata molto bella. Oltre al romanzo che dà il titolo al libro ci sono, in questa edizione, altri due racconti lunghi, "La prima moglie" e "La vecchia madre". Tutti sono incentrati sui cambiamenti che l'influsso dell'Occidente, a inizio '900, porta nelle abitudini millenarie della cultura cinese al chiuso dei suoi cortili. Un figlio, o un marito, che ha studiato a lungo all'estero e poi torna è portatore di questo vento che per il suo diverso modo di considerare le donne, di educare i figli, di arredare la casa, porta scompiglio nei vecchi genitori e nelle spose rimasti in patria e che stentano, quando non lo trovano impossibile, a capire gli usi stranieri, barbari.
L'autrice, una statunitense vissuta a lungo in Cina da bambina prima e da adulta poi, dimostra di avere una conoscenza profondissima della cultura e della mentalità cinesi. Il punto di vista dei personaggi infatti è sempre quello cinese e la scrittura è ricca di quelle espressioni orientali dove anche la natura contribuisce a dare una descrizione delle sensazioni dell'animo umano.
Sono rimasta affascinata da questo libro ma allo stesso tempo anche impressionata da certe pratiche lì considerate di alto valore ma da noi lesive della moralità o della salute del corpo come la fasciatura dei piedi.
Lettura che consiglio a chi vuole respirare una letteratura diversa.
...ContinuaDopo La buona terra, di nuovo 5 stelle per la Buck, autrice che riesce a narrare in modo mirabile l'avvento della modernità su una società tradizionalista e chiusa quale quella cinese e l'incapacità per padri e figli di comprendersi in un mondo completamente cambiato. In Vento dell'est, vento dell'Ovest vi sono tre storie, che raccontano in modo struggente (in particolare il secondo e il terzo racconto) come sia complicato per le vecchie generazioni (ma non solo) capire una realtà che non sia più quella estremamente codificata in cui hanno sempre vissuto. C'è chi per indole riesce ad aprirsi al vento del cambiamento e chi, non riuscendoci, è destinato a soccombere.
...Continua