Esperimento interessante. Gira, gira, gira e non arriva mai al punto. Non svela niente di quel che cerchi, però lo fa magistralmente.
Approfondirò Modiano, merita.
È il secondo libro di Modiano che leggo, dopo Nel caffè della gioventù perduta, perché volevo capire meglio che tipo di scrittore fosse. E niente, non riesce proprio a catturarmi, ed anzi, lo trovo a tratti noioso nelle sue descrizioni. Il problema non sono le descrizioni, ma il modo in cui le affronta. Mi pare che venga paragonato spesso a Proust, ed allora sarà quello per me, che non riesco proprio ad andare avanti con la Recherche. È il primo scrittore francese che posso dire di non apprezzare.
...ContinuaÈ come nei film francesi: non succede nulla. Atmosfere, gesti, sensazioni, tutto è meravigliosamente descritto. Ma non succede nulla.
Vivo il mio momento di passione per questo grande scrittore e anche questo romanzo mi ha conquistato.
Forse il più "proustiano" (versione Balbec, All'ombtra delle fanciulle in fiore) tra quelli che ho letto. Infatti questo libro ha un'apertura "mondana" molto più spiccata; il giovane protagonista ha davvero qualcosa del piccolo Marcel corteggiatore delle dame più "agées" (anche se P Modiano, o insomma il suo alter ego qui in azione, ha molto più pudore e ritegno…) e la località molto "social" fa il resto. Naturalmente tutto parte dalla solita inchiesta di ricostruzione di un passato smarrito. La leva della ricerca proustiana, come è noto, è "sensuale"; quella di Modiano è invece la memoria volontaria, l'archivio fotografico, l'appunto ritrovato..Ma l'incanto c'è anche qui. Ed è intenso.
Un'atmosfera fitzgeraldiana (da Grande Gatsby, con quel old sport finale a confermare un'intuizione forte), ma in salsa rigorosamente europea, meglio francese, aleggia su queste pagine che parlano di gioventù e di cenere, di noia e di denaro, di affari loschi e di infanzie guaste, di successo e di cinema (con le sue molte stelle cadute), di un amore giovane e disperato e dolce e felice (malgrado le screziature di tristezza che lo adornano), da vivere intensamente finché dura (la fine del rapporto è accettata dal protagonista con una fatalità disarmante).
Un libro evanescente, dal fascino leggero e malinconico.