"non si poteva muovere
perché c'era una rete
intorno a lei
che la vincolava
che la inchiodava [...]"
"La mia nudità che è maschera,
persona e personaggio.
Pure avrei potuto essere...
In un altro paese forse..."
e tante, tante altre, meravigliose poesie di disperazione e dolore e amore, angoscia, prigionia, solitudine, incomprensione e voglia di vivere e lottare...
Con quali altre parole dirlo, se non quelle della poesia che tutto può.
Chi ha detto che i più grandi poeti sono stati esclusivamente uomini?
Siamo in tante siam più della metà/lo siamo sempre state in questa umanità. Siamo in tante siam più della metà/ma non contiamo niente in questa società*
Tra tutte le bellissime poesie che qui ho letto...
Logica maschile
Quando gli parlo, parlo a una persona
quando mi parla, parla a una donna.
Questo mi umilia.
Ma lui ritiene che dovrei sentirmi lusingata
perché non ci si dimentica che sono una donna; se lo dimenticasse,
vorrebbe dire che non sono una donna.
Non riesco a sentirmi lusingata perché non lo si dimentica
anche se sarebbe umiliante che lo si dimenticasse.
Mi umilia che si pensi al mio sesso.
Mi umilia che non ci si pensi.
È facile per lui dimostrare
che è dentro di me che qualcosa non va: allora cosa vuoi?
Manchi proprio di logica, e sorride,
perché è cosa nota che le donne mancano di logica.
Eppure io lo so che è giusto così: quando gli parlo, parlo a una persona completa]
che è anche un uomo, parlo a una totalità
e questo non mi crea problemi.
Ma quando gli dico di parlare a tutta la mia persona,
lui capisce che gli chiedo di dimenticare che sono una donna.
Quando lo invito a concepire una totalità,
lui capisce che deve togliere una delle parti.
Per me lui è una persona-e-uomo,
per lui io sono persona o donna
vuole che io scelga fra le due
(e lui preferisce donna).
Insomma tu parli al mio culo
prendi la parte per il tutto °°
sei tu a fare errori di logica.
Scritta da anonima francese - 1972 -
°° A chi si stesse domandando: «Mmmm mannagg... quale figura retorica è?» ... vi tolgo subito il dubbio... sineddoche!
* Canzone politica degli anni Settanta. Testo di Wava Stürmer, liberamente tradotto da un gruppo di femministe romane.
...Continua