Ci sono almeno due piani su cui si può valutare questo libro: quello letterario e quello filosofico-spirituale.
Dal primo punto di vista, come hanno già rilevato molti, il romanzo non mi pare brillare, né colpire per qualche aspetto particolare dello stile, dell'intreccio, dei dialoghi. Anche le frasi più famose, ricorrenti per tutto il testo e spesso divenute veri e propri aforismi, si nutrono di un linguaggio essenziale e di facile fruizione.
Dal secondo punto di vista, la storia può essere letta come un apologo sapienziale che introduce alle affascinanti teorie della psicologia alchemica di Jung, arricchite da molteplici contributi religiosi, dal cristianesimo all'Islam alle religioni orientali. Che cos'è, in fondo, tutto il percorso del protagonista se non un'allegoria del processo di individuazione junghiano? E' su questo secondo piano che il libro, secondo me, può essere fonte di significative riflessioni sul proprio vissuto, ragion per cui vale la pena, almeno una volta nella vita, leggerlo. Prima di passare - se ha risvegliato una sete particolare nel profondo di chi legge - ad altre letture... Come ad esempio "Il codice dell'anima" di James Hillman.
Con questa opera Coelho ci esorta e ci spinge ad affrontare un viaggio, parallelo a quello del protagonista, verso la conoscenza di se stessi e della propria anima. Viaggio che, se si è disposti a compiere fino in fondo, superando le mille prove che la vita ci riserva, conduce direttamente al tesoro che qualunque essere umano auspica intimamente prima o poi di trovare: la felicità.
Ho trovato molto interessanti i concetti spirituali di circolarità e di interdipendenza delle forze che governano la natura, i quali influenzano il destino degli uomini che hanno il coraggio e la determinazione di proseguire nel proprio “viaggio”.
Ho infine adorato lo stile, semplice ma non banale, di cui si serve l’autore per creare abilmente un’atmosfera complessiva, che persiste nell’arco dell’intera narrazione, tanto evocativa da essere capace di suscitare, durante la lettura, la creazione di immagini eteree simili ad un sogno.
Forse è un po’ lento all’inizio, ma presenta varie riflessioni non troppo scontate. Rappresenta un viaggio sia fisico, che metaforico. I vari personaggi incontrati lungo la strada non sono per niente traballanti, tutti con una personalità unica e validi motivi per ogni azione.
Niente è lasciato al caso, tutto ha un significato. Credo sia adatto non per chi vuole immergersi in una lettura ludica, ma chi vuole lasciarsi trasportare da parole fluide e metaforiche.
Questo libro mi è stato regalato in un periodo strano.
Ognuno di noi è sempre perso nei pensieri,cercando di capire cosa fare del futuro.
La storia del libro è semplice,scorrevole,non pesante.
Questo non significa che sia una cosa alla leggera.
Anzi da vari spunti di riflessione per chi lo legge.
Personalmente lo consiglio a chi ha bisogno di ascoltarsi un po di più.
Buona lettura.
Favoletta con alcune pagine scorrevoli sulla vita del pastorello andaluso quando racconta la vita con le sue pecore , le esperienze in Africa e nel deserto. Ma tutte quelle ripetizioni fino alla noia di un mix di new age un poco di cristianesimo uno spruzzo di animismo e spiritualismo e ecco una piccola, simpatica parabola trasformata incredibilmente in un romanzo di successo.
...Continua