Che viaggio quello di Orlando fra i secoli e i sessi, cambiando forma e rimanendo identico, fra i tanti tempi che viviamo e tutti gli io che siamo contemporanemente. Avevo letto solo Gita al faro di Virginia Woolf che mi era piaciuto molto meno, questo libro invece l'ho apprezzato.
...ContinuaÈ una storia di cambio di sesso, camuffata, per il beneficio dei lettori dell'epoca (anni '20) da qualcosa di fantastico. Il protagonista, dopo un lungo sonno, si risveglia in un corpo di donna: come Tiresia, fa esperienza di entrambe le situazioni. Ma è anche una storia sulla scrittura, e sulla riflessione sulla scrittura perché il protagonista/la protagonista riflette a lungo – che si dilata dal '600 fino al '900 – sulla propria scrittura e sulla letteratura.
...ContinuaLa scrittura di Virginia Woolf è spettacolare, pungente, ironica, ma anche romantica ed in un certo senso anche aulica. La prima parte l'ho divorata, mi sono lasciata trasportare dalla descrizione del giovane Orlando e dei suoi amori, della sua scoperta del mondo, la seconda parte invece, quella in cui Orlando è una lei, mi ha destabilizzato un pó, non tanto per la trasformazione, ma per come il/la protagonista affronta questa trasformazione. Svegliarsi donna come se fosse la cosa più naturale del mondo, cominciare a pensare da donna da un giorno all'altro, tutto ciò mi ha confusa. Pensavo ci sarebbe stato più travaglio interiore, più introspezione, ma probabilmente, anzi, sicuramente sono io che non ho ben capito quest'opera. Anche la corsa attraverso i secoli, che significato ha? La maggior accettazione della sessualità ambigua? No di certo, perché non c'è ambiguità, prima era uomo, con sentimenti e passioni mascoline, seppur dai lineamenti aggraziati, poi è donna, con sentimenti e pulsioni femminili, e addirittura con la capacità di procreare, quindi? Chiedo scusa a tutti per la mia ignoranza, ma, pur avendo apprezzato moltissimo la prosa della Woolf, che mi ha accompagnato attraverso quattro secoli di storia mostrandomi il meglio e il peggio di ognuno, mi sfugge il senso di questa che è stata definita "la più lunga lettera d'amore mai scritta"
...ContinuaOrlando mi è stato consigliato da una carissima amica, pertanto l'ho letto con attenzione. Non riesco però ad apprezzarlo tanto quanto lei purtroppo.
La Woolf imbastisce una storia singolare, una biografia stravagante ed ironica di un personaggio che attraversa i secoli e i cambi di sesso, pur rimanendo se stesso. Alcuni passaggi li ho trovati davvero divertenti ed indubbiamente innovativi per il panorama letterario inglese del primo 900.
Eppure lo stile della Woolf non riesce a convincermi: denso di svolazzi, ripetizioni, talvolta incongruente e spesso ridondante nelle descrizioni sia paesaggistiche sia interiori.
Le quattro stelle (tre e mezza in verità) sono dovute all'originalità della costruzione narrativa.
Proverò a leggere altre opere dell'autrice, chissà che non cambi la mia opinione.
"Orlando" è stato il mio primo incontro con Virginia Woolf, non sapevo nulla di quest' opera, ed è stato folgorante, un libro magnifico, ironico, anticonformista, originale ed estremamente poetico, abbraccia talmente tanti argomenti, che è quasi impossibile scegliere da dove iniziare.
Inizierò da una delle cose che ho amato di più: l'ambientazione! la vita di Orlando si svolge in tre secoli, descritti ognuno di essi magnificamente, che sembra di viverci davvero. è stato fantastico vivere in un unico libro l'era Elisabettiana, il periodo Stuart, l'era Georgiana, la suggestiva era Vittoriana (la mia preferita) e in fine i primi anni del 900.
Confesso che è stata una lettura un pò lenta, in certi punti l'autrice si lancia in digressioni che disorientano il lettore, spesso mi capitava di dovere rileggere alcune frasi, senza dubbio è una lettura che richiede attenzione, ricca di metafore , di allusioni a personaggi storici, con fraseggi superbi, che riescono ad essere poetici, ironici e taglienti allo stesso tempo, una lettura corposa.
Questo libro parla di femminismo, l'autrice fà un'aspra critica sulla bassa considerazione delle donne nella storia e nella società in cui viveva, denuncia la totale mancanza di donne in ambienti considerati prettamente maschili.
E' un libro che parla di libertà, ogni individuo è libero di perseguire i propri ideali, fare ciò che desidera, libero di essere ciò che è davvero.
E' un libro che parla della ricerca del vero io, critica i classici stereotipi, sull'uomo e la donna, sulle caratteristiche fisiche e psicologiche che contraddistinguono un uomo da una donna e viceversa, perchè dentro ogni individuo convivono un parte maschile e una femminile, entrambe da scoprire con naturalità senza pregiudizi o timori, ma non solo, ogni identità è composta da mille io differenti, quindi è davvero limitante conferire un ruolo ad ogni individuo in base al sesso o alla personalità dominante, perchè in ognuno di noi si cela molto di più.
"Orlando" è stata una lettura che mi ha fatto riflettere, che mi ha divertito, mi ha catapultata nella storia inglese per ben tre secoli, una lettura indimenticabile.