Il miglior mugnaio è Adriano Spatola (1941-1988), l'inesausto sperimentatore della parola e dell'immagine poetica che, all'indomani del Sessantotto, raccolse nell'antica corte rurale del Mulino di Bazzano, sull'Appennino parmense, i frammenti della neoavanguardia internazionale, dando vita a una "repubblica della poesia" votata alla completa indipendenza: una fabbrica letteraria che si volle autonoma dall'industria culturale e dalla prassi corrente della produzione editoriale.
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