Nonostante io sia un'amante dei libri M/M per una volta ho voluto cimentarmi in un F/F (libro in cui si racconta del rapporto tra due donne), la scelta è finita su #Ioquestamelasposo di Agata Baronello (nome fittizio per tutelare la sua privacy)
Il volume racconta le tragicomiche avventure dell'autrice che in due anni, dopo essere ritornata single e aver sofferto la separazione con la fidanzata, si è destreggiata nell'incasinato mondo dei siti di incontri e più precisamente nei meandri di un'applicazione per cellulare che permette di incontrare ragazze lesbiche di tutte le età e più o meno vicine. Agata nelle pagine del suo libro racconta delle sue conquiste e dei rapporti più o meno complicati che si sono instaurati nel corso del tempo con le ragazze, in ogni capitolo ci presenta una delle sue conquiste raccontandoci vizi, difetti e virtù, riportando stralci di conversazioni in chat e facendoci conoscere tutte le sfumature di carattere possibili ed inimmaginabili. Ci ritroviamo a leggere di vari tipi di donna, dalla maschiaccia costantemente alla ricerca della libertà e amante della moto alla gattara insicura, dalla moglie di famiglia etero alla ricerca di nuove avventure alla versione femminile di Christian Grey.
In ogni capitolo ritroveremo il ritratto di un tipo di donna più o meno irraggiungibile e perchè no... più o meno folle!
Il libro è davvero simpatico e nonostante non sia certamente qualcosa di indimenticabile o un best seller vi farà passare qualche oretta in allegria, le avventure vissute dalla povera protagonista sono talvolta traumatiche che sarà impossibile non immedesimarsi nel racconto e provare simpatia (e un po' di pietà) per lei. Nonostante mi aspettassi di più sono rimasta ugualmente colpita, il libro è scorrevole e sono sicura che sia perfetto per una lettura rilassante in spiaggia. Mi sento di consigliarlo a tutte quelle donne alla ricerca della loro anima gemella e che si ostinano ad utilizzare siti e applicazioni dimenticandosi del mondo reale e di come certe volte sarebbe molto più facile trovare una donna vicina a noi senza basarci troppo sulla tecnologia e perchè no... anche a quelle più fortunate che tanto hanno lottato per trovare la loro compagna, sicuramente sarà una lettura divertente e sicuramente anche illuminante! Se comunque siete alla ricerca del forzato Happy Ending o di un romanzetto d'amore beh, evitate, qui di amore alla fine ce n'è ben poco, come ha scoperto suo malgrado la nostra autrice
La storia è molto semplice: una donna quarantenne o giù di lì, milanese e con un lavoro di genere aziendale-manageriale, viene lasciata dalla sua fidanzata. Allora, per lenire la solitudine, si iscrive a un servizio internet di dating per lesbiche, “Grace”. A quel punto gli incontri cominciano a fioccare, nella loro varietà.
Il libro è la cronaca di questi incontri, talvolta divertenti, talvolta assurdi, e che spaziano in un universo di tipi umani veramente variegato. Si va dalla maniaca di cucina naturale alla motociclista fanatica, dalla violinista a cui piace baciare e nient’altro alla moglie etero alla sua prima esperienza lesbo che dimostra di non aver affatto bisogno di lezioni ma che poi sparisce nel nulla, dalla studentessa che vuole mettersi alla prova, e per farlo prende un aereo facendosi prestare i soldi per il biglietto da un’amica, alla donna in carriera che sa perfettamente come e dove muoversi per ottenere il meglio e il massimo ma che sembra recitare una parte anche quando chiede di fidanzarsi, alla fanatica del sadomaso che manco
chiede se questi tipi di pratiche incontrino i gusti della partner…
Solo un capitolo sfugge a questo tipo di schema, ed è il più amaro. La protagonista incontra la sua ex. Ecco, ci siamo, mi sono detto: adesso scoprono che non possono fare a meno l’una dell’altra e tutto finisce in gloria e in banalità… E invece è un incontro all’insegna del ridimensionamento. La sua amata parla di sé, del suo disagio, non ha nessuna attenzione per il disagio e il dolore dell’altra. “Si sgonfia, si sbiadisce, si restringe, si rattrappisce e, raccontandosi, si condanna a uno squallore che mai le ho attribuito. E’ umana”.
Alla fine, l’incontro decisivo. Ma che, guarda un po’, non avviene su internet, bensì nella realtà: la lei che potrebbe essere il futuro è, semplicemente, presentata da un amico a un incontro mondano.
Niente da dire: il libro è breve, è scritto bene, si fa leggere con piacere. Faccio solo un’osservazione in margine.
Vi sono molte persone che diffidano delle relazioni che nascono su internet, e di coloro che cercano di incontrare gli altri con questo mezzo; non parliamo poi dei servizi di dating on line… La critica, tendenzialmente, è quella che è un po’ come essere al supermercato, guardare, scegliere e farsi scegliere, soprattutto dal punto di vista sessuale, ma anche sotto il profilo dei sentimenti…
Queste persone, fondamentalmente, sono delle ipocrite. In realtà il fatto di incontrarsi e di scegliersi su internet non ha nulla di diverso dalla vita reale. Anche nella realtà si seleziona, ci si sceglie, si dice “questo (o questa) si, questo (o questa) no” in base a una quantità di fattori che poi, stringi stringi, sono poi essenzialmente due: la bellezza e il successo sociale. Lo strumento internet – o, in misura ancor maggiore, lo speed dating, come lo hanno descritto autrici come Carmen Losada o Catherine Townsend – non fa altro che mostrare senza mascheramenti questo dato di fatto, magari accelerandone modalità e tempi. In questo libro è ovvio che il punto di vista sia quello dell’autrice, che a quanto pare è una che sceglie più che lasciarsi scegliere. Ma verrebbe da chiedersi quale sia il coefficiente di sofferenza – peraltro, parte delle regole del gioco – di tutte le donne che sono state rifiutate nella smania di superare la sua, di sofferenza. Non è un giudizio morale, beninteso; solo una constatazione.