Il titolo potrebbe sembrare senza senso, ma, come quasi tutti i libri di Douglas Adams, ha la sua spiegazione logica, un viaggio nell'irrazionale dove ogni cosa è quello che non sembra o sembra quello che non è. Un libro piacevole e divertente ma con nascosti tra le righe anche contenuti profondi.
...ContinuaSicuramente meglio del precedente con una narrazione più sobria e lineare. Divertente ma i troppi buchi nella trama lo rendono un poco indigesto
Quarto capitolo della serie iniziata con guida galattica per autostoppisti. Lo scenario, qui, torna ad essere la terra dopo un lungo vagare per lo spazio. Lo scopo, invece, cercare di trovare il messaggio finale di Dio che Arthur ha dimenticato e capire come mai i delfini siano scomparsi prima che la terra fosse distrutta lasciando uno strano oggetto su cui sono incise le parole"addio, e grazie per tutto il pesce"...
Per chi ha iniziato la serie consiglio di proseguire, dato anche il.fatto che questo libro rappresenta un punto di svolta nella storia. Sempre divertentissimo leggere queste opere di Douglas Adams e in molte occasioni persino delle belle frasi che ho prontamente "rubato".
Il Messaggio finale è forse quello che lo scrittore vuole comunicare ai suoi lettori occasionali e non, ai suoi fan e ai suoi adepti, ma anche a chi legge senza saperne il motivo.
Quarto capitolo totalmente diverso dai precedenti, sembra scritto in fretta e senza voglia, con una storia d'amore forzata costruita con lo scotch, tono umoristico ai minimi termini e colpi di scena, non più surreali, ma patetici e ridicoli, tipo la ricomparsa della Terra, senza una vera spiegazione plausibile. L'intero libro è privo di buchi e di capitoli frettolosi, sembra scritto da un altro autore.
Resta solo la storia dei delfini e il loro "arrivederci" davvero simpatico che da oggi userò come saluto di commiato.
Addio, e grazie per tutto il pesce.
Molto carino, con un approccio diverso dai primi libri. Ha un po' perso la verve dei primi due capitoli, ma, cambiando la base e la trama della storia, si fa leggere molto volentieri. Il finale è un po' grottesco.