L'opera di Carroll non necessita di presentazioni: è un capolavoro ed è una sorta di enciclopedia completa del sogno e della gioia infantili. Mi verrebbe da difendere il povero Carroll (uno degli uomini più amabili ed innocenti della storia della letteratura) leggendo i commenti di chi scopre solo ora la sua presunta pedofilia, frutto delle speculazioni e del maledettismo dei moderni, increduli se non trovano il marcio ovunque. Ma per quello basterebbe la difesa della stessa Alice Liddle e delle altre "amichette" dell'autore, una volta cresciute. L'introduzione di Gardner non prende le parti e mantiene il libidinoso dubbio. Lasciamo stare.
Queste edizioni BUR sono una delizia per gli occhi, a parte qualche difetto minore. Dalla traduzione all'ingombrante presenza del commento - serissimo - di Gardner, questa è un'edizione per adulti, perché com'è noto Alice ormai è un classico della letteratura inglese, con stuole di fan di tutte le età e numerosi club ufficiali. Le illustrazioni originali di Tenniel a quasi due secoli di distanza rimangono le migliori, però non sono certo le più accattivanti per un bambino di oggi, né il loro raffinato humor risulta tenero o simpatico (Alice appare un po' troppo altezzosa rispetto al testo).
Nota a parte riguardo al commento di Gardner: puntualissimo, esasperante saggio su Alice piuttosto che commento ad Alice. Notoriamente oggi l'humor di Carroll risulta in buona parte incomprensibile, perché non solo faceva riferimento alla società dell'epoca, ma era colmo di richiami rivolti ad una ristretta cerchia di amici, se non alla sola Alice Liddle, di cui l'intera opera costituisce una lettera d'amore (platonico, nel senso più originario del termine). La cosa, come sappiamo, non ha mai intaccato la godibilità dell'opera, e non solo in patria ma anche all'estero (capitale la sua importanza nella cultura pop giapponese, lingua nel quale il libro è, probabilmente, del tutto intraducibile). Gardner ad ogni modo sviscera ogni singolo dettaglio, lo fa con precisione da matematico (quale era) e lo fa scrivendo benissimo. Note e rimandi, insieme alle illustrazioni, soffocano l'impaginazione ed è difficile resistere all'impulso di leggerle per cogliere il segreto di tanti dettagli bizzarri e sconcertanti, al costo di spezzare la lettura e uccidere qualunque speranza di abbandono edonistico.
Ad ogni modo preferisco il sequel, attraverso lo specchio (incluso nel libro), all'originale. Piacerà meno ai bambini: è più oscuro, visionario, colmo di enigmi, sottilmente malinconico e crepuscolare. La mancanza di una narrazione sensata viene compensata dalla struttura del racconto, una partita a scacchi perfettamente strutturata, le cui mosse vengono seguite passo per passo da Gardner. Nel frattempo capita di ritrovarsi in situazioni vertiginose che sembrano anticipare le più tarde scoperte della fisica, della matematica speculativa, della meccanica quantistica, della relatività (vedere il capitolo della capra nel negozio, se non ci credete).
Ultima nota relativamente positiva è la presenza del testo originale di tutte le filastrocche, tipograficamente riportate in versi (senza le odiose barre /), ma in nota. Un testo a fronte sarebbe stato il massimo, ma probabilmente era troppo (e avrebbe reso enorme il volume). Le filastrocche hanno valore solo in originale e tradotte in italiano risultano solo un'inutile impedimento alla lettura, da saltare a pie pari.
Per completezza l'edizione riporta pure l'episodio tagliato della vespa, con tanto di doppia introduzione, filologica e interpretativa. Mera curiosità: l'episodio non è un granché, nonostante l'accanita difesa di Gardner.
Leggere questo libro da adulti, come ho fatto io, permette di coglierne appieno la "doppia" versione e cioè la favola surreale e la morale agli usi e costumi dell'epoca vittoriana inglese. Gli animali rappresentano personaggi noti all'autore, la monarchia viene messa in ridicolo, così come i suoi cortigiani (tutte carte da gioco). Altro plus è il nonsense dei dialoghi e i giochi di parole, che nonostante io abbia letto l'opera in un ottima traduzione italiana e non in lingua originale, sono piuttosto significativi. Tutto ciò all'inizio è assolutamente entusiasmante: avere l'opportunità di immergersi in tale anticonformismo letterario è stimolante. Ma dopo un po' ci si annoia, il gioco è noto, non c'è più la novità iniziale. La trama è inesistente, il viaggio è circolare, non c'è evoluzione dei personaggi e i capitoli finali lasciano a desiderare, ridondanti, ma frettolosi, come ad esempio la quadriglia delle aragoste (non aggiunge nulla) e il processo al fante per avere rubato le tartine, che si conclude in modo confuso. La narrazione termina in modo irrisorio, l'ultimo capitolo è brevissimo, era solo un sogno di Alice sulle rive di un fiume (un pisolino infinito...). Successivamente ho indagato su Carroll e ho scoperto fosse eccessivamente attratto dalle bambine e l'autore mi è sceso a livello umano. Tutto sommato, comunque, da leggere, come classico surreale.
...ContinuaLetto solo ora, da adulta, e devo dire che è fantastico! Ma chi lo ha detto che una storia, per poter funzionare, debba essere necessariamente sensata?
Alice è tutti noi, che ogni giorno siamo un po' diversi...la vita è così eccezionale che ogni giorno riesce a cambiarci! Perché in fondo "la vita è un sogno..." cit.
Un libro molto breve che mi incuriosiva più per la sua intraducibilità che per l'arcinoto racconto in sé.
Ci sono spezzoni e personaggi che nel cartone Disney non sono stati riportati ma che non cambiano in alcun modo l'andamento della storia.
Le lezioni di Carroll sono principalmente due: imparare a gestire le difficoltà che si presentano giorno dopo giorno e (la mia preferita) inseguire i propri sogni.
Questo libro è l'esempio che non tutti i libri possono essere apprezzati appieno in tutte le età!
L'avessi letto da bambina l’avrei adorato… adesso, da adulta, ho fatto una fatica enorme a sospendere l'incredulità, di conseguenza mi è stato molto difficile empatizzare con Alice.
Alice vive una avventura incredibile, ma molto psichedelica. Troppo!
I suoi pensieri sono un groviglio di parole strane e inventate, azioni insensate, che vanno al di là di ogni logica...
Strane per me, ovviamente, che ormai adulta non posso più comprendere appieno la magia e la potenza dell'immaginazione e del mondo fantastico dei bambini.
Mi sono sentita vecchia, la verità è questa! 😪
Perché mi sono resa conto di aver perso in parte, quella magnifica capacità di immaginare mondi e di vivere avventure anche folli. 😣