Che sorpresa questo libriccino di neppure cento pagine!
Come il più famoso "Cuore" questo libro ha lo scopo di "fare gli italiani": nel caso di "Cuore" insegnando ai ragazzi i valori che faranno di loro degli uomini (il coraggio, il patriottismo, l'onestà, l'altruismo...); con "Amore e ginnastica", grazie all'attività fisica, che rende le persone più robuste e sane, non solo nel corpo ma anche nello spirito e nella mente.
Tanto però "Cuore" è infarcito di retorica e melassa (da risultare spesso stucchevole e troppo sdolcinato), quanto questo è leggero, umoristico e ironico.
Ho letto le peripezie del segretario Celzani con un sorriso sulle labbra dalla prima all'ultima pagina.
Il giovane Celzani, cresciuto da uno zio sacerdote che lo fece studiare in seminario tanto che, anche ora che ne è uscito senza aver preso i voti, ne ha mantenuto alcune abitudini e alcuni atteggiamenti tanto che dai suoi conoscenti viene chiamato "don" Celzani.
Adesso è diventato il segretario di un altro zio, il commendator Celzani, proprietario di alcuni immobili a Torino, del quale cura gli affari.
Il giovane segretario si innamora di Maria Pedani, insegnante di ginnastica dal fisico statuario, e mentre cerca di conquistarla riesce a inimicarsi tutti gli altri inquilini.
Interessante notare che le dinamiche dei rapporti tra coinquilini e vicini di casa non è cambiata poi così tanto nel corso dei secoli: allora come oggi nei palazzi ci sono amicizie, invidie, piccole e grandi ripicche... e, mentre De Amicis ce le racconta, si sorride e si ride.
"Dio grande!" come mi sono divertita!
...ContinuaIn 100.anni quanti passi ha fatto la ginnastica e lo sport in sé! Certo è una storia romanzata ma chissà quante maestrine così appassionate, come la nostra protagonista, sono intervenute per una visione più vera e completa dello sport. Fino ad arrivare ad oggi, quando esso non è più ritenuto una frivolezza ma una vera necessità.
...ContinuaIn 100.anni quanti passi ha fatto la ginnastica e lo sport in sé! Certo è una storia romanzata ma chissà quante maestrine così appassionate, come la nostra protagonista, sono intervenute per una visione più vera e completa dello sport. Fino ad arrivare ad oggi, quando lo sport non è più ritenuto una frivoleza ma una vera necessità.
...ContinuaUna deliziosa scoperta.
Avete presente Edmondo De Amicis, quello lacrimoso, austero e patriottico di "Cuore"? Dimenticatelo, perché in questo racconto del 1892 troverete uno scrittore con un incredibile senso dell'umorismo, che non teme di ridicolizzare pregi e difetti dei suoi personaggi e di un ambiente, quello della borghesia torinese di fine secolo, imprigionata in secolari pregiudizi e moderne mediocrità. A tratti esilarante, la storia racconta con grande sensualità l'amore non corrisposto di un ex-seminarista, gracile e impacciato, per una virago moderna, maestra di ginnastica e divulgatrice appassionata della nuova disciplina; tutto si svolge all'interno di un condominio torinese, brulicante di maestri, burocrati e varia umanità, tra gelosie, saccenza e chiacchiere.
Geniale, secondo me, il finale.
Inutile sottolineare quanto sia scritto bene e quanto sia saggio l'accostamento di un termine all'altro per provocare l'effetto comico. Un linguaggio antico e uno stile perfetto che sono una vera gioia per gli occhi.
Il racconto lungo, del 1892, narra la vicenda, tutta in chiave tragicomica, dell'amore di un modesto segretario, ex seminarista timido e goffo, "don" Celzani, per la signorina Pedani, bella, spigliata e formosa insegnante di ginnastica nella Torino di fine ottocento. Dichiarazioni affrettate, rifiuti, prese in giro, rivali che si mettono di traverso e, alla fine, quando tutto sembra perduto, il colpo di scena.
Il racconto scorre via che é un piacere, le pagine sono piene di brio e d'ironia: l'unico difetto, forse, è avere un po'calcato la mano sugli aspetti caricaturali dei personaggi, specie di quelli di contorno (ad esempio, la signorina Zibelli, invidiosa e bruttina coinquilina della Pedani). Però, devo ammettere che un De Amicis che rende con tanta vividezza gli struggimenti del protagonista, la danza mentale delle fantasie erotiche che egli si fa sulla Pedanie di come tali fantasie finiscano col ripercuotersi disastrosamente sulla sua quotidianità (chi, tra i lettori maschi, non conosce bene queste sensazioni?), mi ha davvero sorpreso. Così come sorprendente è l'interesse, pionieristico per i tempi, che lo scrittore di "Cuore" mostra per l'educazione fisica e per le sue positive implicazioni sulla salute. E bravo Edmondo!