Il racconto è stupendo: la forza, il coraggio, lo sprezzo del pericolo che Beowulf dimostra, anche da anziano, rimandano all'idea che tutti abbiamo dei vichinghi, i grandi combattenti che sembrano quasi desiderare ed inseguire la morte in battaglia perchè così entreranno nel Valhalla.
Il testo...bhe... Mi è risultato un po' indigesto, con le sue continue ripetizioni, ma (da quello che ricordo dalle lezioni di letteratura) era un modo tipico del racconto tramandato per via orale.
Forse perchè condizionata dall'introduzione, ammetto che ho notato come, specie nello scontro col drago, si trovi una commistione tra la tradizione nordica e quella cristiana.
Ma la cosa più bella di tutte è il poter finalmente capire l'insulto che i gemelli Testabruta e Testaditufo lanciano al drago durante il primo "Dragon Trainer", finalmente ho capito perchè "madre di Grendel" dovrebbe essere un insulto!!!! ;-P
Il libro profuma dell'epicità di Tolkien da cui evidentemente ha preso spunto. Un po' pesante se letto come semplice romanzo a causa dei continui kenning ma è un tassello fondamentale di cultura per gli amanti del fantasy, oltre a essere una (o tre) storia molto affascinante. La potenza di Beowulf come personaggio è degna dei miti più famosi.
...ContinuaSplendido e potente anche se purtroppo a tratti difficile da seguire visto che il testo è frammentario. L'idea è potente. quella del combattimento dell'uomo contro se stesso, contro la morte, della ricerca di un tesoro che poi non serve a niente perchè più importante è stato l'aiutare gli altri ed essere volorosi e generosi. Come per i Nibelunghi mi ha colpito l'intensità delle parole: semplici con frasi altrettanto semplici ma che per questo arrivano dritte al punto. Al cuore.
...Continua