"Branchie" è uno di quei romanzi un po' anarchici e un po' demenziali di cui alla fine ti chiedi dove finisca l'ingenuità e dove la malizia, dove la libertà e dove il mestiere. Perché questo romanzo d'esordio del Niccolò nazionale, malgrado le apparenze è costruito se non col rigore, comunque seguendo l'istinto dello scrittore di talento, con le svolte e i cambi di ritmo nei punti giusti.
Forse l'unico difetto che gli posso trovare è che coi suoi riferimenti a una cultura pop anni '90 oramai persi, ad un trentenne di oggi possa apparire invecchiato ma per noi che c'eravamo risulta ancora gradevole e divertente come allora.
L’avessi letto a suo tempo, quando ne ho sentito parlare la prima volta, forse questo libro l’avrei adorato. Adesso, vuoi perché sono cambiata io, vuoi perché non è più tanto una novità, il tema dell’assurdo non mi fa più ridere. Leggendo le situazioni strane, i paradossi, le assurdità buttate lì a caso ero ben cosciente del fatto che fossero volute e ben architettate e che avrebbero dovuto strapparmi un sorriso. E invece mi annoiavano soltanto. Quindi alla fine, anche se un po’ mi dispiace, devo ammettere che questo libro proprio non mi è piaciuto. Non è stato una lettura orrenda, si è lasciato leggere con facilità, quindi gli do comunque 3 stelline, ma nel complesso è stato una delusione. Peccato.
http://www.naufragio.it/iltempodileggere/20301
...ContinuaTra Italia e India un intreccio follemente inverosimile e personaggi fuori dalla norma: un tripudio di fantasia che spazia fra i generi narrativi.
Divertente.
Non il solito Ammaniti! Storia di orrori che ho fatto fatica a riconoscere come capolavori scritti da Ammaniti.
Primo libro letto di Ammaniti.
Uno stile diverso.
Se amerai il suo primo, amerai tutti gli altri.