Un libro che è una piccola perla per ragazzi e adulti.
Una leggera sintesi della storia del mondo, dinamica e abbastanza completa per quanto possibile.
Lo consiglierei ai ragazzini ma è piacevolissimo da leggere anche da grandi, per una bella ripassata di storia!
E' la divulgazione più divulgativa tra quelle mai lette..
Un breve sunto, molto aneddotico, non privo di qualche spunto inedito, ma nel complesso sconsigliabile a chi abbia velleità di studio o approfondimento della storia mondiale.
Dalle origini alla prima guerra mondiale, con attenzione sproporzionata, ovviamente per certi eventi, e totale ignoranza di altri.
Molto migliore la storia dell'arte di questo stesso autore.
Questo libro, è un libro per bambini (in un certo senso, dichiaratamente tale)
Non è solo un libro scritto in modo semplice...
Leggendo questo libro mi è sembrato di tornare alla scuola elementare, quando la maestra ci raccontava, esattamente con lo stesso tono del libro, la grande storia del mondo. È un libro molto bello, che oltre a far riaffiorare nozioni ormai perdute, insegna anche la tolleranza, la solidarietà e la ricerca della pace tra i popoli per arrivare ad un bene comune.
I ragazzini tra i dieci e i quindici anni dovrebbero assolutamente leggerlo; capirebbero molte cose del mondo in cui vivono.
VOTO: 9
a me piacciono quelli che arrivano all'asilo con la bimba e la bici
mettono la bici al muro schizzano dentro con la bimba salutano le maestre
fanno anche due chiacchiere, poi tolgono la giacchetta alla bimba tolgono la sciarpina
alla bimba le danno un bacino intanto la maestra dice vuoi un biscottino e a quel punto
l'adulto schizza fuori salta sulla bici (che non aveva chiuso con il lucchetto) e via va in stazione
chiude stavolta la bici va sul primo o quinto binario aspetta diligente il treno e va a
lavorare
delle volte invece va all'avis dona il sangue e quel giorno salta il lavoro
è fantastico, quel giorno
ma anche gli altri sono belli
nel centenario della rivoluzione russa, dice un mio amico, tutto è bello
anche se Gombrich è velocino sul '17 per non parlare delle risate
mensceviche che si fa sul 1789
ma noi gli vogliamo bene lo stesso
a lui, al gombrich
non voler bene a gombrich non è possibile
è come sognare di essere su una panchina e arriva un animale
e tu stai fermo fermo
fermo
fermo
fermo
II.
io ho tre gombrich a casa
anche quello su warburg ho
l'ho comprato chissà quando e chissà perché
ce l'ho
esiste un einaudi snello, nel politecnico su freud, direi
quello non ce l'ho
un attimo, ora lo prendo
sì
III.
tutto gombrich
tutti gli autori con la g
gadda
gadamer
grisham
giotti
giotto
grozio
IV
va beh, andiamo a letto