Uno dei pochi casi in cui il film/la serie tratta dal libro vale quanto e, per certi versi, più del libro: la chimica irripetibile tra i due attori protagonisti, non a caso amici anche nella vita reale, è qualcosa che non può che appartenere specialmente alla versione “visiva”.
La forza del libro è la sua ironia britannica (resa comunque benissimo anche nella serie), quel non prendersi mai troppo sul serio che anziché deresponsabilizzare ti permette di empatizzare di più con il mondo, al contrario di chi è troppo schierato ed è ormai abituato a pensare solo in termini di ragione e torto, e ovviamente di guerre per distruggere chi ha torto. E’ un meccanismo che vale qualunque siano le parti in gioco, figuriamoci se le parti in questione sono Paradiso e Inferno, cioè Bene e Male per definizione.
Una bella storia di amicizia, una piacevole e leggera satira sulla religione (o sullo schierarsi da una parte), nonché un invito a prenderci più cura di noi stessi e del nostro pianeta.
Io non ho la prima edizione rilegata, ma posseggo comunque il paperback originale del 1991 di Good Omens acquistato al tempo, con la carta ormai ingiallita e uno sgorbio che dovrebbe essere un autografo di Pratchett: non ricordo se mi era arrivato - dall'ormai chiuso Andromeda Bookshop britannico - già autografato o se me l'ero portato quando Pterry venne a Milano nel 2007. Dopo aver visto la miniserie televisiva mi sono accorto che mi ricordavo alcune battute ma non mi ricordavo come andasse avanti la storia: è anche possibile che trent'anni fa il mio inglese fosse parecchio peggiore di quanto lo sia oggi. Ho così deciso di rileggermi il libro e ho fatto alcune scoperte. Innanzitutto è vero che c'è stato un aggiornamento dei personaggi. Pepper nell'originale è rossa di capelli, con la pelle del viso che a volte spunta tra le lentiggini; Gabriele è solo nominato per caso in un punto; il finale in St. James's Park non vede il rapimento di Aziraphale e Crowley. Ma la miniserie è stata davvero fedele all'originale, con digressioni riportate praticamente verbatim. In compenso mi ricordavo di altre digressioni non presenti nella trascrizione televisiva :-) Quello che ho notato, a parte divertirmi ancora una volta, è che il romanzo ha un punto di vista più filosofico; il concetto "noi contro loro" è trattato molto più seriamente, e credo sia il punto intorno al quale si era condensato il libro. Insomma, è valsa comunque la pena di rileggerlo!
...ContinuaAvevo proprio bisogno di una lettura leggera, divertente, esilarante.
Amo Neil Gaiman, e non avevo mai letto nulla di Terry Pratchett, e dopo questo libro leggerò sicuramente le sue opere.
Good Homens è un libro che ti fa decisamente staccare la spina, è divertente, esilarante e geniale allo stesso tempo.
Come non si fa ad amare i due protagonisti, l'angelo Azraphel e il demone Crowley ?
È la storia dell'apocalisse in chiave moderna, piena di citazioni, di battute sagaci, di momenti esilaranti, ma allo stesso tempo ti fa riflettere su molte tematiche che tormentano il nostro mondo, c'è un enorme disamina su diverse problematiche serie camuffare in comicità.
Fantastici anche i tantissimi personaggi che incontriamo, soprattutto la strega Agnes e il gruppo di ragazzini (come non si fa ad non amare un gruppo di ragazzini che va in giro in bicicletta??!!)
La storia viene tessuta attraverso diverse storie raccontate in modo parallelo, questo all'inizio mi ha destabilizzato un pò, sembravano degli eventi a caso, senza il minimo collegamento tra di loro, ma man mano che la storia procede tutto si intreccia alla perfezione e ogni riferimento è subito chiaro.
Quest'opera scritta a quattro mani è surreale, estremamente ironia e dissecrante ma riesce ad essere anche profonda e densa di significato.
Divertente e dissacrante, ecco come potrei definire questo libro. Un romanzo ironico e geniale in cui le forze del bene e del male combattono insieme per evitare l'Armageddon, in cui l'anticristo è un ragazzino che a fare la parte del cattivo proprio non ci sta, in cui il Grande Piano Ineffabile che guida la storia dell'umanità tanto ineffabile non è, o forse è talmente ineffabile da aver previsto la sua stessa non ineffabilità? Scritto con quel pizzico di geniale follia che non guasta, un romanzo ironico, sarcastico, ma anche capace di far riflettere su ciò che stiamo facendo al nostro mondo :"la mente umana non è preparata a vedere Guerra, Carestia, Inquinamento e Morte, ed è ormai talmente assuefatta che spesso riesce ad ignorarli anche quando la circondano". Da notare, che gli autori hanno sostituito Inquinamento a Pestilenza perché convinti che quel cavaliere era stato sconfitto dalla penicillina... decisamente un romanzo pre covid!
...ContinuaHo letto altri libri di Gaiman e mi aspettavo molto da questo che all'apparenza era molto accattivante. Purtroppo nonostante un'idea di base molto buona la storia non scorre in maniera fluida risultando eccessivamente discontinua e con forzature eccessive che invece che divertire spesso tendono ad annoiare perchè distraggono dalla narrazione principale.
Ho davvero fatto fatica a terminarlo.