"È una strana fantasia supporre che la scienza possa portare la ragione in un mondo irrazionale: tutto ciò che può fare è dare un'altra curvatura alla normale follia." (p. 36)
"Il Sé che crediamo sopravviverà alla nostra morte è un fantasma già in questa vita." (p. 84)
"L'azione ci consola della nostra impotenza. Non è il fannullone sognatore a fuggire da se stesso, ma gli uomini e le donne pratici, che si gettano nella vita attiva per proteggersi dall'insensatezza." (p. 196)
...ContinuaJohn Gray, professore di storia del pensiero europeo alla London School of Economics (da non confondere con lo psicologo americano, esperto di rapporti di coppia) prende spunto per il titolo del suo libro da questo verso del Tao Te Ching, che si riferisce ad un'antica tradizione cinese, in cui cani di paglia venivano usati come offerte agli dei. Dopo la cerimonia però venivano calpestati e distrutti senza tanti complimenti.
Anche noi umani, ci rammenta l'autore, se continueremo a turbare l'equilibrio della terra, verremo da essa buttati via. Secondo l'autore la colpa di tutti i mali del mondo è la visione antropocentrica instillataci prima dal Cristianesimo, poi dall'Umanesimo. Egli dice che, nonostante negli ultimi due secoli la filosofia si sia scrollata di dosso la fede cristiana, la visione religiosa e finalistica del genere umano si è ripresentata sotto altre maschere. E persino i più grandi smascheratori (Nietzsche, Schopenhauer...) hanno finito con il partecipare a questo ballo, a questa folle mascherata.
"Rimuovere le maschere da queste nostre facce di animali è un compito da intraprendere [...] perché le persone sono solo degli uomini che hanno portato quella maschera costruita in Europa nello spazio di poche generazioni ormai trascorse, e l'hanno presa per la propria faccia".
Ovviamente a questo punto il libero arbitrio diventa una pia illusione. Ma allora quale senso possiamo dare alle nostre vite se rinunciamo alle vuote speranze del cristianesimo e dell'umanesimo?
Mah, visto che noi umani non possiamo vivere senza illusioni, visto che l'illusione è la nostra condizione naturale allora, dice l'autore, illudiamoci pure, negando la nostra contingenza e continuiamo a sentirci diversi dagli – e soprattutto superiori agli – altri animali, fingendo di dimenticare che la Terra è esistita benissimo senza di noi per miliardi di anni.
In realtà, conclude l'autore, "l'homo rapiens" è solo una delle tante specie viventi, non più degna di altre di essere perpetuata: presto o tardi si estinguerà. La Terra ci dimenticherà e il gioco della vita continuerà bellamente senza di noi. Amen.
Ottimo esempio di filosofia antiumanista quella di John Gray. Gli uomini sono animali come gli altri, non godono di alcun destino superiore alle bestie: la scienza e l'etica illuminista dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, hanno semplicemente sostituito le tradizionali metafisiche religiose nel loro porre l'Umanità al di sopra della natura ma lo stesso errore si perpetua: l'homo sapiens sapiens è solo una casuale combinazione delle logiche evolutive e, come i dinosauri, scomparirà quando sarà il momento, un momento non stabilito da lui e probabilmente non troppo lontano...
Uno di quei libri che togliendoti ogni speranza ti permettono di sopravvivere: "Il cielo e la terra sono spietati; trattano le diecimila creature come cani di paglia" così dice Lau-Tzu nell'epigrafe che ha ispirato il titolo.
Potente atto d'accusa contro le religioni e l'umanesimo. Scritto con uno stile vivace e facilmente comprensibile. Teorema vicino all'ecologismo, ma differente perché prospetta la fine dell'uomo senza possibilità di salvezza in altri mondi fisici o spirituali, essenzialmente con l'impossibilità di trascendere se stesso. Ascientifica e irreligiosa, è un indagine nel caos inestricabile della vita umana. Ivi si determina la fine dei "valori" supertiziosi e tecnologici che attraversano la storia dell'uomo, e nel rispetto della natura, vissuta a posteriori sempre dalla parte del "migliorismo" e ipoteticamente risolto nel pensiero dell'inspiegabile e quindi insensato. Caustico al punto giusto, alle volte pragmatico, si ritrova anche a dover banalizzare delle questioni appunto umane che sono irriducibili a definizione.
...ContinuaRaramente giudico un libro brutto. Ogni scrittore ha sempre qualcosa da comunicare e da ogni scrittore si possono raccogliere spunti, notizie, quando non idee.
Ebbene dopo aver letto questo libro vien da chiedersi come sia possibile che un autore così cult sia tanto insignificante quanto indisponente nella sua prosopopea di (falso) distruttore di miti. Heidegger? Un piccolo professorucolo nazista. Il Cristianesimo? Una religione per poveri imbecilli che credono alle favole. Rex Warner (povero Carneade, con chi ti sei messo!) un grande scrittore che crea immagini poetiche per rappresentare il destino dell'uomo.
Ma per favore....