Alla rilettura ha confermato intatto il fascino di un racconto di formazione . E' un classico : dickensiano nel descrivere il mondo infantile con l'ottica inquieta di un ragazzino alle soglie dell'adolescenza, tra i mille inganni e le insidie delle avventure quotidiane ; novecentesco per l'emergere a intervalli del flusso di coscienza, che conferisce alla realtà la dimensione del sogno ; perfettamente ebraico per l'umorismo con cui descrive la ferocia e la spudoratezza di alcuni personaggi.
...ContinuaIniziamo col dire che i traduttori toscani infastidiscono il lettore per l'invadenza dei loro tic vernacolari: nel prossimo editing si eviti di far parlare i ragazzini ebrei di New York come Pinocchio: "costi` ", "ora noi si va a far questo", persino un lancinante " costaggiu' ".
Messo a posto il pessimo Materassi, occupiamoci del libro: esaltati dalla stravagante parabola esistenziale e creativa di Roth - e dilaniati dalle solite polemiche del nulla sulla poca valenza militante del romanzo intimista - i critici si sono scordati di notare che leggere questo mattone e' faticoso ma, soprattutto, doloroso.
Oggetto della narrazione un bambino problematico, anche un po' tonto, le cui emozioni si estendono in un repertorio che va dalla stanchezza all'angoscia al terrore, e non oltre.
I genitori sono due nullita`: un padre morto dentro (il frutto non cade lontano dall'albero) e una madre inetta, oca e debole, entrambi schiacciati da sensi di colpa piu` che meritati.
L'ambiente proletario ebraico descritto con acrimonia, disgusto, irrisione.
Tutto in una continua tensione, aspettando che le cose volgano al peggio o all'irreparabile.
Ma insomma, perche`? Qual e` il senso del romanzo? Occhei occhei il bildungsroman. Ma di chi? Il bambino, sopravvissuto alla scossa elettrica, che avra' combinato nella vita ? Voglio sperare che il libro non sia cosi` autobiografico, perche` con quelle premesse si diventa serial killer, o lenoni, o soldati fanatici.
Pero` Roth diventa comunista, e dunque non manca di molto il target del suo piccolo eroe.
E` scritto bene? Si, ad eccezione delle "allucinazioni" del protagonista, rese con una sorta di prosa sperimentale-figurativa che diventa destrutturazione del linguaggio nell'ultima, lunghissima sequenza di flash dell'ultimo capitolo.
Un libro che non e` piacevole leggere e` un libro inutile.
COMMENTO l'unico romanzo scritto da Henry Roth, un classico del '900, una famiglie ebraica emigrata a nel York, la durezza della vita, del lavoro, la difficoltà della lingua. Un padre duro è sempre arrabbiato , una mamma amorevole, un bambino totalmente sperduto tra l'incapacità di capire cosa succede nella sua famiglia d l'incapacità di integrarsi con i suoi coetanei. L 'inizio è davvero molto bello, a lungo andare lo stile poco lineare risulta piuttosto faticoso e il piccolo protagonista abbastanzainsopportabile. voto 7 per la sua importanza nella storia della letteratura americana
...ContinuaAl pari di altri immensi, come il Kipling di Loro, il Salinger dei Racconti, diversi Twain e DFW, è provvisto della Grazia. Aggiungerei l'omonimo Roth, Joseph, quello della Ribellione.