Le prime 20-30 pagine sono un capolavoro assoluto, il resto del libro si dipana comunque splendidamente. Peccato per il finale, un po' monco a dire il vero. Che fortuna avere scoperto Jim Thompson!
che formidabile bastardo di sceriffo! hai voglia di prenderlo a calci nelle balle dalla prima all'ultima pagina, ma, nello stesso tempo, ne rimani ammirato
Un bel libro è sempre un piccolo miracolo, una rivelazione, una scatola magica, se solo si è capaci di guardarci dentro.
Jim Thompson è stato definito il " Dostoevskij dei romanzi pulp" e in questo romanzo capiamo il perchè.
Nick Corey è lo sceriffo della Contea di Potts, Texas, 1280 anime in tutto. Pigro, indolente e scostumato viene considerato da tutti una nullità, il tipico scemo di un villaggio che sembra normale e invece nasconde un infernuccio di odio, falsità e razzismo. Ma Nick non è ciò che appare,ha un problema: odia la gente che gli sta attorno. E i suoi concittadini se ne accorgeranno troppo tardi per scongiurare il suo piano diabolico, che sfrutta proprio le loro aberrazioni.
Il romanzo ricorda l’umorismo nero dei fratelli Coen e i dialoghi del cinema di Tarantino ma è stato scritto nel 1964. L’autore riesce a farci indossare gli stivali e il cappello dello sceriffo e quando ormai siamo totalmente dalla sua parte, ci rivela la natura malvagia, lucida e perfida del protagonista. Per noi ormai è troppo tardi, abbiamo scelto da che parte stare e stavolta non è quella giusta.
Un libro a termine del quale ci sentiamo tutti colpevoli di qualcosa.
Apparentemente è la storia di un infame.
Ottuso, primitivo, prepotente, individualista.
Poi però scopri che l'infame ti è simpatico, pure parecchio. E ti senti un po' una merda perché ti diverti leggendo i suoi pensieri e assistendo alle sue azioni. Ma continui a divertirti.
Sei confuso, perché tu no che non sei una merda, tu disapprovi, ma non smetti di ridere/sorridere e non puoi esimerti dal comprenderlo, in parte, lo sceriffo multifaccia.
E lì, un po', il dubbio ti viene che non sia la storia semplice del solito infame comodo da classificare.
Ed eccola lì, la rivelazione: Thompson ti ha fregato alla grande. Ti ha imbrogliato per benino, come il suo sceriffo. Ti ha fatto credere che potessi fare la conta dei buoni e dei cattivi, e schierarti senza indugio. E invece ti fa sprofondare lentamente in una palude di dubbi e complessità, di prospettive insidiose e percezioni ingannevoli, "il buco di culo del mondo" che è suo, mio, tuo, nostro.
Thompson scrive secco, grezzo, brutale, a volte sgradevole. Lo fa attraverso la voce di Nick.
Divertente, irriverente, irregolare, geniale.
Un geniaccio Thompson. Crea questo personaggio simpatico, completamente amorale e ci costruisce sopra una storiella scoppiettante. Molto divertente.