Questo volume, che costituisce un testo di grande rilievo per la comprensione del periodo storico che va dalle guerre di religione alla Rivoluzione Francese, illustra come l'intelligenza borghese emerse dalla sfera intima e personale entro la quale l Questo volume, che costituisce un testo di grande rilievo per la comprensione del periodo storico che va dalle guerre di religione alla Rivoluzione Francese, illustra come l'intelligenza borghese emerse dalla sfera intima e personale entro la quale lo stato assoluto aveva costretto i suoi sudditi. Nel corso dell'opera l'autore analizza tre momenti: lo stato assolutistico come risposta alla situazione delle guerre civili-religiose; gli aspetti ambigui della critica illuminista che, attraverso la negazione dello stato assoluto, mirava in realtà alla conquista del potere; il proseguimento della critica in crisi come cammino verso una guerra civile, costituita e legittimata, dal punto di vista della filosofia della storia, come rivoluzione. Questo volume non è tanto una «storia delle idee» sul tipo dell'«idea della ragion di Stato» del Meinecke, e neppure una dialettica storico materialistica, sul tipo della «Lessing - Legende» di Mehring. È piuttosto la realizzazione concreta della concezione storiografica secondo cui ogni epoca realizza il suo concetto del «politico» nei problemi e nelle soluzioni che da essa scaturiscono, e può essere compreso solo attraverso la comprensione di questi. ...Continua Nascondi