Per quale motivo leggere o rileggere in eta' adulta "Cuore". Per mille motivi o per nessuno, tanto piu' che seppur di successso mondiale e ultracentenaria, non si tratta tecnicamente di una grande opera letteraria. Forse per lo stesso motivo per il quale si ricordano le caramelle che le nonne a volte ti regalavano, un po' stantie, un po' appiccicose, che li' per li' accettavi con un sorriso di ironica riconoscenza ma che col passare del tempo, degli anni, ti aprono voragini di ricordi ed emozioni che ti porterai dietro finche' campi e ti illudi che esistano veramente il bene e il male cosi' facilmente distinguibili.
...ContinuaUn po' ipocrita, molto sdolcinato, pieno di adulti incoscienti che mandano i bambini a farsi sparare su un albero o a intraprendere viaggi oltreoceano da soli e senza sostentamento, che esalta un patriottismo di maniera, il libro merita di essere letto e riletto perché è il ritratto di un'epoca, ma specialmente per l'ineffabile, diabolica, umana, esplosiva cattiveria del simpaticissimo Franti.
...ContinuaRiletto a distanza di 60 anni: ci si può ancora commuovere, lasciando scorrere i sentimenti, senza gli ostacoli dell'ideologismo?
È la cronaca a di un anno scolastico, verso la fine del 1800, in una scuola elementare di Torino. La nostra penisola è diventata da poco uno stato unitario e fatica ancora a vedersi tale. Per questo DeAmicis scrive questo libro :il suo intento è chiaramente pedagogico. Vuole educare i piccoli italiani a sentirsi uniti sotto una stessa bandiera e a superare la diversità tra regioni. Non per niente i piccoli protagonisti dei racconti mensili, ognuno eroe a suo modo, rappresentano ogni parte d'Italia: la piccola vedetta è lombarda, il tamburino è sardo, Mario è siciliano, Marco genovese e così via, ma ognuno di loro dimostra la forza, il coraggio e la tenacia del popolo italiano. L'amor patrio è dunque il sentimento che prevale, insieme all'amore filiale e allo spirito di sacrificio. Sono sentimenti che oggi appaiono superati, ma che, in certi casi non sarebbe male rispolverare un pó, magari allargando il campo non al solo stato italiano, ma all'intero pianeta Terra. Ho letto da qualche parte che questo libro sarebbe troppo violento per i bambini di oggi, beh, a mio avviso, pur non essendo sicuramente una favoletta, è di certo più educativo di tutta la spazzatura che si sorbiscono ogni giorno dai media.
...ContinuaRileggendo questo libro mi sono sentita come una mosca che sta affogando in un barattolo di miele. Letto e amato quand’ero ragazzina, ora mi fa tutt’altra impressione. Non intendo criticare il libro, ma dopo più di 100 anni, qualche secolo, due guerre mondiali e la mia età, da ragazzina a vecchia (dicono), tutto è cambiato. Il romanzo è infarcito di patriottismo, mentre oggi credo che i giovani non conoscano nemmeno il significato della parola “Patria”. Il rispetto per gli anziani viene insegnato in famiglia, mentre oggi alcuni vorrebbero quasi eliminarli. Il massimo dell’educazione si trova nelle lettere che vengono introdotte nel diario, come messaggi da parte dei genitori per correggere gli errori del figlio ed indirizzarlo a buoni sentimenti. Messaggi che temo oggigiorno verrebbero derisi. Mi ha molto colpito un capitolo in cui si parla degli insegnanti, meritevoli del massimo rispetto, per una serie di motivi che vengono ampiamente dettagliati. Oggi gran parte dei genitori difende a spada tratta i figli, anche se dalla parte del torto. Per non parlare di quelli che addirittura alzano le mani sugli insegnanti. Tutti questi peggioramenti hanno talmente pervaso la nostra società, che ho faticato a rileggere queste pagine, trovandole stucchevoli e noiose. Anche le storie di ragazzi eroici che inframmezzano il racconto mi sembrano esagerate con sentimenti iperbolici che oggi farebbero discutere. Insomma, imporlo alla lettura dei giovani oggi non mi sembra auspicabile anche per l’italiano desueto usato nella stesura del romanzo.
...Continua