Rilettura di un classico senza tempo, uno dei libri che più mi ricorda i miei esordi di piccola lettrice. Leggerlo adesso, alla soglia dei trent'anni, mi ha dato sensazioni completamente diverse rispetto alla prima lettura. Ma i personaggi, i racconti, erano ancora tutti lì.
E' stato bello ritrovarli, anche se è chiaro che dal nostro punto di vista alcuni dettagli del libro, anche in parte lo stile e l'intento del racconto, risultano un po' superati. Nonostante questo Cuore resta una pietra miliare nella storia letteraria del nostro paese, perchè racconta di qualcosa che ormai non esiste più. Ma lo fa con una tenerezza, con una dolcezza tale che, a distanza di quasi vent'anni, io ancora mi commuovo.
A volte faccio cose che poi mi spingono, come in una catena, a farne altre. La settimana scorsa nel mio girovagare su YouTube mi sono imbattuta nella sigla del cartone animato "Cuore" cantata dai Cavalieri del Re; avete presente: Ricordo ancora il primo giorno di scuola - le mie matite e i pennarelli blu - ma un pensiero assopito si fa avanti... (ammettetelo che l'avete letta canticchiandola!). Dopo aver ascoltato la sigla mi è venuta voglia di riguardare l'anime, cosa che ho fatto sempre grazie a YouTube, e quindi di rileggere il libro, visto che alcuni episodi del cartone mi sembravano cambiati.
Quindi, per l'ennesima volta, ho ripreso in mano questo classico, che nonostante dimostri tutti i suoi anni, per me resta sempre un libro del... cuore. Certo, per la mentalità di oggi, in molti passaggi appare superato; sprizza melassa da tutti i pori; spesso, soprattutto nei passi del diario scritti dai genitori di Enrico, è pomposo, retorico e pesante; però è sempre e comunque "Cuore", uno dei libri della mia infanzia (uno tra i più riletti, oltretutto), quindi gli perdono tutto e, magari, tra qualche anno lo leggerò ancora una volta.
Per quale motivo leggere o rileggere in eta' adulta "Cuore". Per mille motivi o per nessuno, tanto piu' che seppur di successso mondiale e ultracentenaria, non si tratta tecnicamente di una grande opera letteraria. Forse per lo stesso motivo per il quale si ricordano le caramelle che le nonne a volte ti regalavano, un po' stantie, un po' appiccicose, che li' per li' accettavi con un sorriso di ironica riconoscenza ma che col passare del tempo, degli anni, ti aprono voragini di ricordi ed emozioni che ti porterai dietro finche' campi e ti illudi che esistano veramente il bene e il male cosi' facilmente distinguibili.
...ContinuaUn po' ipocrita, molto sdolcinato, pieno di adulti incoscienti che mandano i bambini a farsi sparare su un albero o a intraprendere viaggi oltreoceano da soli e senza sostentamento, che esalta un patriottismo di maniera, il libro merita di essere letto e riletto perché è il ritratto di un'epoca, ma specialmente per l'ineffabile, diabolica, umana, esplosiva cattiveria del simpaticissimo Franti.
...ContinuaRiletto a distanza di 60 anni: ci si può ancora commuovere, lasciando scorrere i sentimenti, senza gli ostacoli dell'ideologismo?