Per me, all'inizio c'è il corpo. E' ciò che siamo, ciò che abbiamo. Siamo tutti come degli attori che si agitano sulla scena della vita e la prima cosa che abbiamo sono i nostri corpi fisici, la nostra esistenza fisica. Nei miei film il corpo è sempre al centro. Gli giro attorno come fa un pianeta col sole. Non me ne allontano mai. E se ciò accade, più me ne allontano, meno mi sento sicuro di me. Come se diminuisse la gravità.
...ContinuaBel saggio, utile per avere una panoramica ed una interpretazione dell'opera di Cronemberg. Unica pecca: l'impagninazione è scadente.
Benché la filmografia arrivi solo fino ad "A History of Violence", il castorino dedicato al regista francese rimane un ottimo compendio della sua arte, impreziosito dall'acuta analisi del cinemaniaco italiano per eccellenza.
What if...?
Cosa scriverebbe Freud di Cronenberg?
Geniale, visionario e coraggioso. Forse con gli anni sta scegliendo vie espressive sempre più conformiste, ma rimane sempre un eccellente regista. (Segnalo anche la splendida prova da attore nel film Cabal del grande Clive Barker)