Ciò che viene rappresentato nel Decameron è l'amore come passione indomabile.
Un'umanità travolta dall'istinto sessuale e dall'emozione erotica che vive in balia di un disordine morale.
Ma l'insegnamento di Boccaccio sta nell'indicarci la virtù ,libera da corruzione ,vizio e malaffare,e donandoci cosi una visione della natura pulita e senza ipocrisia.
Per potenza di pensiero e grandezza letteraria Boccaccio è da equiparare a Petrarca ,Cervantes e qualche altro gigante (tralascio Dante perchè è un caso non paragonabile a nessuno). Anche per lui 5 stelle abbondanti.
Un libro che va letto integralmente, solo così ne puoi avere un'idea scevra da pregiudizi.
Uno scritto elegante e delicato, molto moderno per i suoi tempi.
Uno nella storia italiana del post-peste unico
Leggere il Decameron è stato un piacevole esercizio, in primis una sfida con un italiano che è quasi una lingua straniera, non solo per i vocaboli ma anche per la costruzione della frase. A volte, comprendere al volo un periodo dà la stessa soddisfazione che provo quando leggo un libro in tedesco senza aiuto del dizionario. Sotto questo aspetto l'edizione Newton Compton, piena zeppa di refusi, non aiuta: se, infatti, questi in un libro attuale saltano subito all'occhio, qui si nascondono nella lingua che non è più la nostra e tendono trappole insidiose. Cosa rimane della lettura delle 100 novelle: le descrizioni del mondo prerinascimentale, dove i "gentili" sono distaccati dai "mercatanti" e vivono tra agi e bellezze precluse alla maggior parte della gente e un'aria di disincanto e di spensieratezza che si lascia alle spalle l'atmosfera cupa ed messianica del medioevo cristiano. In questo la visione della donna quale strumento di piacere e riproduzione deve allora essere contestualizzato pensando al periodo in cui il Decameron è stato scritto: è un'opera scritta quasi 700 anni fa.
...ContinuaNon è facile leggere questo libro, quello che ci fanno leggere a scuola è un estratto semplificato. L'opera in sé è abbastanza ostica per il linguaggio. Ho dato 3 stelle per rispetto dell'opera.
Diciamolo: in questa raccolta di novelle c'è un bel po' di materiale che oggigiorno fa sorridere e un po' arrossire, ma che a quei tempi deve aver fatto un bel po' di scandalo.
Quello che ne emerge è una società di chierici dediti al vizio, cittadini qualunque proni alla lussuria e gente cedevole all'inganno e allo scherno.
Si narra però, anche, di esempi di virtù quasi d'ispirazione romana; ne viene fuori un caleidoscopio di personaggi ritratti con l'innocenza di un bambino, che non comprende il senso del pudore del suo tempo.
Ecco perché al Decameron si perdona tutto.
Si legge con un po' di fatica (dopo tutto è scritto in un italiano di settecento anni fa), ma è un divertimento senza tempo e senza sosta.