così come Kafka è eccezionale nei suoi romanzi e racconti (uno dei più grandi), piuttosto diverso è il giudizio sui diari in cui pur mantenendo l'acutezza di pensiero appare a volte un po' noioso
"Considero i rapporti degli altri con me. Per quanto poco sia, qui non c’è nessuno che abbia comprensione di me nel mio complesso. Oh, possedere qualcuno che abbia questa comprensione, non so, una donna, vorrebbe dire essere sostenuto da ogni parte, avere Dio."
...Continua"Da un punto di vista letterario, la mia sorte è molto semplice. La capacità di descrivere la mia sognante vita interiore ha respinto tutto il resto fra le cose secondarie e lo ha orrendamente atrofizzato nè cessa di atrofizzarlo. Nessun'altra cosa può mai soddisfarmi. Sennonchè la mia forza di descrivere è del tutto incalcolabile, forse è già scomparsa per sempre, forse mi può investire ancora una volta, ma certo le circostanze della mia vita non le sono favorevoli. Così dunque vacillo, volo ininterrottamente verso la cima del monte, ma lassù non riesco, si può dire, a sostenermi neanche un istante. Anche altri vacillano ma in regioni più basse, con energie maggiori; e se minacciano di cadere sono accolti dal parente che per questo scopo cammina al loro fianco. Io invece vacillo lassù e non è purtroppo la morte, bensì l'eterna tortura del morire."
...ContinuaDa un punto di vista letterario, la mia sorte è molto semplice. La capacità di descrivere la mia sognante vita interiore ha respinto tutto il resto fra le cose secondarie e lo ha orrendamente atrofizzato né cessa di atrofizzarlo. Nessun'altra cosa può mai soddisfarmi. Sennonché la mia forza di descrivere è del tutto incalcolabile , forse è già scomparsa per sempre, forse mi può investire ancora una volta, ma certo le circostanza della mia vita non le sono favorevoli. Così dunque vacillo, volo ininterrottamente verso la cima del monte, ma lassù non riesco, si può dire a sostenermi neanche un istante. Anche altri vacillano ma in regioni più basse, con energie minori; e se minacciano di cedere sono accolti dal parente che per questo scopo cammina al loro fianco. Io invece vacillo lassù, e non è la morte, bensì l'eterna tortura del morire.
Che si tratti di romanzi, racconti, lettere, diari o brevi frammenti quello che è Kafka lo si può cogliere solo catturando la sua più profonda intimità; solo entrando in contatto con lui attraverso un gioco di parti in cui l'osservato è osservante al tempo stesso. La sua più intima e costante esigenza - scrivere - si trasforma così in arte, perchè l'arte in lui è introspezione continua, è la vitale esigenza di dialogo di un uomo al cospetto di se stesso.
...Continuaquesto è solo il primo volume, 325 pagine