Ad oggi soltanto due volte mi era capitato di leggere con piacere un'opera scritta in seconda persona singolare: Nel romanzo "Le mille luci di New York" di McInerney e nella mia recensione a La speculazione edilizia di Italo Calvino . Lo so, fa un po' Aldo Busi un'affermazione in un certo senso autocelebrativa. Ma a differenza di Busi io mi accontento di presentarlo come un mio parere personale, non pretendo sia una verità oggettiva. Ma qualcuno potrebbe anche replicare che io a differenza di Busi non possiedo qualità letterarie, ma fingiamo che nessuno lo farà e andiamo avanti.
Riepilogo, aggiornando: questa è la terza opera scritta in seconda persona singolare ad essermi piaciuta (anche se un po' meno rispetto alle prime due). Ma più che piaciuta stilisticamente, a sembrarmi una scelta funzionale al romanzo. Come nella mia recensione a La speculazione edilizia, nel quale racconto di un viaggio in auto dalla riviera ligure a una località di montagna avvenuto in due diverse epoche, anche in Due rampe per l'abisso, Stout utilizza questa forma per intrecciare piu' efficacemente la realtà del presente con i ricordi del passato. E ne beneficia anche la suspence perché il romanzo inizia con un uomo con una rivoltella in mano (nel presente) che si accinge a salire una rampa di scale, e man mano che avanza rievoca il passato (in seconda persona) per svelare in un crescendo di attesa cio' che sta per accadere nel presente.
Suspence dunque, ma scordatevi i gialli di Stout con Nero Wolfe. Questo è un esercizio di stile, un esperimento letterario. Riuscito bene e all'avanguardia per i tempi in cui è stato scritto (1929).
Opera prima di Stout, o comunque scritta prima che arrivasse il successo con Nero Wolfe.
Sono stato abbastanza Smith?
...ContinuaIl formalismo elevato a metafisica; un teorema amletico che si chiude
( aldilà di questo, ancor più che Shakespeare il principale modello letterario è la Lettera Rubata di Poe)
sono pronto a scommettere che più di un lettore, attirato dal nome dell'autore, abbia affrontato questo romanzo con spirito di detective: ma i delusione fu più cuocente.Lo stile del racConto, i comportamenti del protagonista e degli altri personaggi, sono quanto di più lontano ci possa essere da un giallo.E' un pò complicato da leggere, ma se si supera l'ostacolo iniziale si arriva a godere di un buon romanzo. ( a proposito il rapporto tra millicent e bill ricorda moltissimo quello raccontato da somerset maugham in "schiavo d'amore"
...Continua"Questo libro precede i gialli con Nero Wolfe. Un uomo salendo le scale ripercorre mentalmente la vicenda che lo sta conducendo fino all'ultimo, fatale, piano."
Complesso da leggere (e mi pare anche lungo), lo leggerò con più calma e una predisposizione di animo migliore perché sicuramente merita, in questo momento ho bisogno di libri leggeri e piacevoli.
...ContinuaMagnificato da Marco Marvaldi durante una sua conferenza, preso in biblioteca, non sono andata oltre la pagina 20 in un mese e passa. Ma credo che sia il momento sbagliato per leggerlo.