Fanatismi religiosi e donne. Comportamenti scellerati, leggi inique, diritti umani, sociali, negati ... il tutto nei confronti del genere femminile. Fino al capitolo "immigrate coraggiose" - pagina 239, ero pronta a dare 4 stelline. Ben scritto, corretto, approfondito. I torti (molto simili e comunque con radici comuni) di cristianesimo, ebraismo, islamismo nei confronti delle donne. Poi mi casca l'asino. E mi fa passare la poesia di tutto ciò che ho letto fino a pagina 235. Perchè io non sono comprensiva, non sono democratica, non sono buonista e nemmeno completamente idiota. E se non si fosse capito, sono anche leggermente estremista. Il grigio lo lascio a chi non ha voglia di applicarsi e si accontenta. E quando per parlare di diritti umani di immigrate (regolari!!) e di islam, mi si tirano in ballo la Santanchè (che politicamente appartiene ad uno schieramento che con i diritti umani ha poco a che vedere, con i doveri casomai) e Magdi Allam (che in teoria era contro l'islam fanatico, in pratica si è fatto cristiano), è più forte di me, mi si blocca tutto. Non c'entravano nulla, nel contesto. Immagino siano stati portati ad esempio dall'autrice per motivi di "rinforzo" e "prestigio". Purtroppo a me hanno semplicemente fatto rileggere i capitoli precedenti sotto un'ottica completamente diversa. Ed è un'ottica che non tollero. Il tutto mi si è risolto in una mera strumentalizzazione e la cosa mi nausea alquanto. Un tarlo mi si era insidiato nel cerebro dall'inizio, a prescindere dal capitolo citato. A quando un libro di critica su quello che le donne moderne, pseudo emancipate, pseudo indipendenti sono diventate oggi (patetiche macchiette caricaturali dei difetti - e solo dei difetti - maschili)?
...Continua