Eleanor è un personaggio difficile da dimenticare. Appena ho iniziato a leggere il libro mi è venuta in mente Bridget Jones, perché come lei è a tratti buffa, distratta, schietta, a volte anche fastidiosa. Ma da su bito si intuisce che qualcosa di veramente serio le è successo nella vita. Si apprende poco alla volta, mentre in prima persona ci racconta la sua vita, il suo lavoro, la sua solitudine, i suoi vestiti pratici e ordinari le sue giornate che passano sempre uguali a se stesse, senza scossoni se non quelli provocati dalla memoria, da quei ricordi che alla fine affiorano e ce la fanno amare incondizionatamente.
Una storia che scivola via tra qualche sorriso e qualche lacrima, un inno alla vita (nonostante tutto) e alla speranza.
La nostra vera forza è dentro di noi
Storiella edificante, ma ben scritta. Tutto scivola via tranquillamente, tutto si risolve, i drammi in realtà non sono drammi, la tragedia alle spalle viene raccontata e risolta senza premere sul pedale del melodramma. Un po' troppo, come se bastassero due inviti e il rapporto casuale con qualche persona normale a sbloccare una persona che sembra lì lì per precipitare nella psicosi.
Pregi? Una certa ironia, una scrittura scorrevole, un guizzo di fantasia proprio all'ultima pagina. Classico best seller.
Appena finito di leggere il famosissimo "Eleanor Oliphant sta benissimo" di Gail Honeyman. In tantissimi ne hanno parlato, scritto, e il romanzo è stato per settimane ai vertici della classifica dei romanzi più venduti. Devo dire che di solito questi successoni non mi conquistano, ma dopo poche pagine ho capito il motivo di un successo così grande. L'autrice è stata in grado di creare un personaggio molto particolare, qualcuno che è sì strambo agli occhi degli altri, ma che - nella sua originalità - non può che conquistare gli altri e farsi voler bene, per una schiettezza a volte ingenua che quasi mi spinge a ricordare Forrest Gump, senza però sfiorare il tema del ritardo mentale. La scrittura è fluida, lo stile è semplice ed immediato, i capitoli scorrono sempre abbastanza velocemente. Non c'è niente di fantasmagorico in questa storia, i personaggi sono credibili e si muovono in un ambiente che potrebbe benissimo essere il nostro quotidiano. Forse per questo alla fine del romanzo Eleanor ci mancherà come ci potrebbe mancare una cara amica che abbiamo imparato a conoscere e che non vorremmo mai abbandonare.
...ContinuaLa stranezza di Eleonor mi ha incuriosita dalla prima pagina!
Il libro scorre molto veloce, non ho trovato passaggi lenti... nel complesso per me il giudizio è più che positivo.
Una protagonista dall’apprendistato alla vita singolare, socialmente dis-inserita, versata nelle lettere: quale angolazione migliore per smascherare ipocrisie e stranezze delle interazioni umane di ogni giorno, adottando un linguaggio pungente e – per una volta, logicamente e spontaneamente – forbito al tempo stesso?
Eleanor è, parafrasando un popolare saggio, un’antropologa a Glasgow; la sorpresa ora genuina, ora cinica, ora acida che il mondo dei cosiddetti normali le ispira è diventata subito anche la mia, ed è stato piacevole annidarsi nella sua testa, vedere cose e persone assumere un risvolto nuovo e gustoso attraverso le sue analisi al limite del brutale, un privilegio di distacco e chiarezza che la giovane sembra aver ereditato in linea retta dai pazzi, dai nani e dai giullari del passato.
Questo vale soprattutto per la prima parte del romanzo, alimentato non soltanto dal mistero che avvolge il passato di Eleanor e il rapporto con la madre, ma anche dalle sue tragicomiche manovre di avvicinamento al cantante di cui si è invaghita.
La troppo rapida risoluzione di questa linea narrativa ha fatto perdere mordente alla vicenda: certo, la verosimiglianza impone quasi uno sviluppo simile; pure, avrei preferito una maggiore elaborazione, una maggiore tensione.
Invece, il prosieguo del romanzo si traduce nella cronaca della resurrezione di Eleanor, un po’ manierata (seppur ben scritta), come se l’autrice volesse a tutti i costi giungere all’happy ending.
A conti fatti, un buon romanzo, che ha il merito di coccolare il lettore con uno stile scorrevole e allo stesso tempo ricercato.
...Continua